Il presidente della Provincia D’Erasmo attacca Castelli in merito al Cotuge

Pubblichiamo integralmente le parole del presidente della Provincia Paolo D’Erasmo in merito al Cotuge.

Trovo veramente inopportune e strumentali le dichiarazioni rese sui giornali dal Sindaco Castelli a proposito del Cotuge. La Provincia si è mobilitata immediatamente per cambiare la drammatica situazione di stallo in cui versa da anni l’Ente e ridare finalmente prospettive al turismo montano e alle sue potenzialità, salvando la stagione sciistica. Per questo ho chiesto di convocare, entro gennaio, un‘assemblea straordinaria del Cotuge con all’ordine del giorno la completa riorganizzazione sul piano giuridico e operativo del Consorzio e le altre urgenti questioni come il bando per la gestione annuale degli impianti e l’acquisto della seggiovia dalla vecchia società in liquidazione.

Proprio su tale punto, nell’assemblea dello scorso 26 novembre, il Presidente del Cotuge e il Sindaco Castelli si sono presentati senza una proposta di delibera, ma con un foglietto di appunti scritti a penna. E i soci avrebbero dovuto deliberare in quelle condizioni d’illegittimità? Non solo mancava qualsiasi atto amministrativo, ma non c’era la perizia di valutazione e il parere dei revisori dei conti: pertanto il rinvio era non solo perfettamente opportuno ma doveroso.

Il metodo amministrativo Celani e Castelli fatto di improvvisazione e mancanza di programmazione non mi appartiene e credo, siano sotto gli occhi di tutti, i danni che ha provocato tale governance in questi anni con la perdita di opportunità e penalizzazioni subite dal territorio.

Sono Presidente da appena 45 giorni e in questo periodo sono stato occupato quotidianamente a far uscire la Provincia dall’emergenza economica e finanziaria con misure concrete e certe: ora occorre un rapido cambiamento, lavorando insieme ai Comuni, per sciogliere i nodi irrisolti e ridare futuro e speranza al Piceno e alla sua comunità che ha tutte le carte in regola per poter cambiare le cose in meglio e risalire la china.


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