Il sindaco Filippo Nogarin contro i tifosi bianconeri: “Cori antisemiti durante Livorno-Ascoli”
Il sindaco di Livorno – Filippo Nogarin – accende la polemica.
Il primo cittadino della città toscana ha infatti scritto una lettera al ministro Angelino Alfano, al presidente della Figc, Carlo Tavecchio, e a quello della Lega B, Andrea Abodi.
CORI ANTISEMITI AL PICCHI – Filippo Nogarin ha segnalato alcuni presunti cori di matrice antisemita e ‘riconducibili all’apologia del Fascismo’, partiti dal settore ospiti durante il match di mercoledì scorso tra Livorno e Ascoli (vinto per 3-1 proprio dai bianconeri).
L’ACCUSA DEL SINDACO – Ecco alcune delle parole scritte dal sindaco ai vertici del calcio italiano e al ministro Alfano: “Quello tra Livorno e Ascoli è un match storicamente ad alta tensione tra due tifoserie di opposta fazione e che in passato ha visto spesso seguire alle schermaglie verbali scontri sia dentro sia fuori dello stadio. Niente può giustificare in alcun modo slogan altamente offensivi e indegni provenienti dal settore dei tifosi piceni (‘boia chi molla’, ‘duce duce’ e ‘livornesi ebrei’). Quello che davvero stupisce è come nessun provvedimento sia stato preso ai sensi dell’articolo 62 del ‘noif’. Mi permetto di segnalare questo increscioso episodio all’attenzione del ministro Alfano e dei presidenti federali Tavecchio e Abodi chiedendo di valutare se e come prendere provvedimenti a questo riguardo e mi permetto di sollecitare una più rigorosa applicazione della norma”.
Ahahahah non sanno più a cosa attaccarsi!!!! Poverini stanno raschiando il barile!!
invece insultare i morti di nassyria e’ una cosa onorevole? ridicolo taci che fai piu’ bella figura…
quello che voglio dire che bisognerebbe condannare tutto quello che manca di rispetto… a prescindere dallo sfondo politico..
Loro hanno insultato rozzi fatto striscioni contro , toccato le foibe ecc , invece va tutto be? Pisa Livorno per noi lo stesso forno
Penso che il sindaco di Livorno sia ancora incazzato perché hanno perso e non sa come e con chi sfogarsi.