Inàcio Pià lascia il calcio: "Ascoli sempre nel cuore, lì un tifo da pelle d'oca"

“L’Ascoli è come una malattia, quando ti si attacca non ti lascia più”. Aveva ragione l’indimenticabile Costantino Rozzi. Una ‘malattia’ che contagia il 90% dei giocatori che vestono la maglia dell’Ascoli.

Non fa eccezione l’attaccante brasiliano Inàcio Pià, che ha vestito la maglia dell’Ascoli nella stagione 2003-04, e proprio la settimana scorsa ha dato il suo addio al calcio. Una sola stagione nel Piceno, condita da 36 presenze e 13 gol, è bastata per far entrare i tifosi del Picchio nel cuore di Pià: “Di Ascoli ho ricordi stupendi, lì ho vissuto il primo anno fuori da Bergamo, ero giovanissimo – ricorda l’attaccante brasiliano ad Ascoli News – la piazza ascolana mi è rimasta nel cuore, mi ricordo ancora quando i tifosi mi dedicavano un coro. Da pelle d’oca. E’ sicuramente una delle piazze più calde e calorose in cui ho militato nella mia carriera. I tifosi sono molto esigenti e pretendono tanto, ma l’affetto che ti danno è qualcosa di incredibile. Ricordo che ad ogni partita c’erano tantissimi tifosi e la curva ci dava una grande mano. Ancora oggi mi capita di girare per l’Italia e incontrare alcuni supporter dell’Ascoli che mi salutano con affetto. Li ringrazio davvero per quello che mi hanno dato. Aldilà dell’aspetto calcistico, quello che più mi fa piacere è che vengano riconosciuti i miei valori umani”.

Pià segue sempre con piacere le sorti della sua ex squadra: “Sinceramente non pensavo che l’Ascoli si trovasse in questa posizione di classifica, ha una buonissima rosa – ha affermato l’ex centravanti del Napoli – ma questo è un campionato molto particolare che riserva sempre delle sorprese. La classifica per il Picchio non è molto buona, ma spero davvero che si possa salvare”.

“Il giocatore che mi piace di più? Senza dubbio Orsolini. Ha un mancino straordinario, se ne vedono pochi di giovani con qualità come le sue in Italia. Ha un talento naturale e penso che arriverà lontano”. 

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