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“Io vi racconto”. Pasqualino Piunti, tra presente e futuro
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sindaco Piunti, l’amministrazione di centrodestra ha iniziato a discutere il bilancio di previsione 2017. Sorprenderete i cittadini con qualche grande opera?
“In passato abbiamo assistito a libri dei sogni e a spot: di fatto non si è realizzato niente. Noi vogliamo promettere quello che si può fare, motivo per cui stiamo approfondendo la situazione finanziaria: anche questa è discontinuità con il passato. Già sono partiti incontri nei settori comunali, funzionali alla manovra 2017. Subito dopo l’assestamento del 22 ottobre abbiamo cominciato a ragionare sul bilancio di previsione, questo la dice lunga sulla volontà di fare in fretta, sebbene ci sia bisogno di molti passaggi, inclusi quelli con le parti sociali. Poiché sono un addetto ai lavori, ho presentato il programma di mandato rispettoso verso i cittadini, sapendo dove le finanze ci permettono di spingerci. Conosco le difficoltà dei Comuni, negli anni penalizzati dalle logiche dei governi centrali. Per questo è doveroso approfondire per evitare errori e fare scelte in linea con le nostre disponibilità reali”.
Il ritorno dei Poru (Piani operativi di riqualificazione urbana): che ne sarà dei contestati progetti Areamare ed Edilcomar?
“Dovranno essere ridiscussi quei Poru che secondo me sono stati portati avanti dalla passata amministrazione di centrosinistra in maniera poco coinvolgente quali, appunto, Areamare ed Edilcomar, previsti in due zone di Porto d’Ascoli (via del Mare e viale dello Sport, ndr). Andranno ridiscussi e rivisitati focalizzando l’attenzione sui benefici per la città. Come mai non si è pensato di ragionare con i privati, inserendo un problema annoso come l’allargamento del sottopasso di via del Mare? Sia chiaro: non riesaminiamo il Poru Areamare perché la società ha fatto ricorso alla Tributaria, poi accolto, sui versamenti Imu. Prima che gli elaborati approdino in Consiglio andranno coinvolti il tessuto sociale e i portatori di interesse. Di Piani di riqualificazione urbana, restyling dello stadio Ballarin e assetto del territorio parleremo nella commissione urbanistica che il presidente del tavolo, l’Udc Domenico Pellei, ha convocato per le ore 18,30 di lunedì 21 novembre. Per quanto riguarda il Ballarin, ne discuteremo questo pomeriggio alle ore 18 in una riunione congiunta di maggioranza ed esecutivo”.
Riordino della pianta organica comunale, slitteranno i tempi?
“Il riordino della macchina comunale è fondamentale per il prosieguo dell’amministrazione, ma la prima regola è non fare le cose troppo in fretta. Mi prenderò tutto il tempo necessario per definire in modo certosino l’intera struttura. Avevo pensato di centrare l’obiettivo per la fine dell’anno, ma penso che si andrà al 2017. Ufficializzerò il riordino nel momento in cui sarò sicuro di averlo messo a puntino, perché questa decisione ci accompagnerà fino al termine del mandato, il 2021. Tra l’altro, la norma stabilisce che una volta attuato il riordino, non ci si può rimettere mano per almeno tre anni. Non ho sassolini da togliermi dalle scarpe, promesse da mantenere, né cambiali da pagare. Avendo le mani libere non avrò alcun imbarazzo nel procedere. Per quanto riguarda i settori urbanistica e lavori pubblici sono due comparti molto importanti, per cui è troppo impegnativo lasciarli a un solo dirigente (Farnush Davarpanah, ndr)”.
Edoardo Antuono, segretario generale: news da Roma?
“Qualche tempo fa abbiamo scritto al ministero dell’Interno ripercorrendo l’iter che abbiamo seguito per arrivare al non rinnovo dell’incarico. Nei giorni scorsi il dicastero romano ci ha risposto, ribadendo che Antuono non si può rimuovere, perché abbiamo inviato la richiesta di non rinnovo del contratto di lavoro quando i termini erano scaduti da qualche giorno. E’ stato un incidente tecnico ed io non ero tenuto a conoscere la tempistica. La volontà di non confermare Antuono non si è ripercossa negativamente sui nostri rapporti, improntati alla massima chiarezza. Lui, tuttavia, assolverà i suoi compiti com’è nella logica delle cose”.
E’ vero che chiuderete l’ufficio dell’Aipa di via Bianchi?
“Fa parte del nostro programma di internalizzare alcuni servizi. L’ufficio verrà chiuso e il personale trasferito in parte all’Azienda Multiservizi e in parte nel Municipio. L’internalizzazione dell’Aipa è uno dei punti all’ordine del giorno nel Consiglio comunale sull’assestamento di bilancio di sabato 26 novembre. Gli atti del consesso del 26 saranno visionati e discussi nella riunione della conferenza dei capigruppo di venerdì mattina (domani 18 novembre, ndr)”.
Udc, accordi nel cassetto?
“Se questo cambio di passo che abbiamo dimostrato (la discontinuità evidente con il passato) può essere vista positivamente da altri soggetti che vogliono dare un contributo noi siamo disponibili, ma senza passare da un banco all’altro del Consiglio. Non ho avuto contatti con l’Udc, non sono abituato ad andare a discutere in casa di altri. Mi interessano il confronto e la proposta, come pure accetto le critiche se circostanziate. Quelle dell’Udc sono dinamiche che riguardano il partito. Sono contento che un rappresentante centrista (il consigliere Domenico Pellei, ndr) sia presidente della commissione urbanistica”.
Caso Cava. L’ormai ex coordinatore Udc, Fabio Bagalini, vi accusa di avergli negato gli atti con i quali è stato conferito l’incarico di capo di gabinetto a Luigi Cava.
“La documentazione richiesta è stata consegnata da poco a Bagalini, ma non c’è nulla di segreto: erano atti pubblicati nel sito istituzionale del Comune”.
Il sindaco di Ascoli, Guido Castelli, sgomita per la candidatura alle elezioni politiche. Lei ci sta facendo un pensierino o mira a dieci anni da primo cittadino?
“Non aspiro ad incarichi nel partito (FI, ndr) né ad una candidatura alle politiche. Punto a governare bene la città: è la mia unica ambizione per il presente e il futuro. La così detta “anatra zoppa” non ha mai turbato il mio sonno, per cui rimarrò capo dell’amministrazione per cinque anni. Se il percorso da sindaco porterà benefici per i miei concittadini, a fine mandato valuterò la mia eventuale ricandidatura, tenendo presente che da diverso tempo sono sul campo e che non sono più un ragazzino”.
Com’è cambiata la sua vita in questi cinque mesi da sindaco?
“Anche prima delle elezioni stavo tutti i giorni in Comune, in veste di consigliere di minoranza. Se allora mi fermavo per due ore, adesso vi resto 12 ore. Avevo fatto il vicesindaco dal 2001 al 2005 (amministrazione Martinelli, ndr), per cui ero perfettamente al corrente di quello che mi aspettava se fossi stato eletto. Mi manca stare in mezzo alla gente, ma ci vado tutte le volte che mi è possibile”.
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