La partecipazione per dare risposte ai bisogni collettivi

“Grazie alla partecipazione e ad uno strumento chiamato forum abbiamo avviato un percorso che ci ha portato alla constatazione condivisa che la biblioteca comunale di Ascoli non doveva essere privatizzata, perché quella delibera proposta dall’amministrazione comunale era illegittima”.

Così Carlo Di Marco Leone professore di Diritto Pubblico all’Università degli studi di Teramo nella sua relazione all’evento promosso dal comitato elettorale Nardini sindaco dal titolo “A come partecipazione” in una sala della Ragione di palazzo dei capitani gremita.

Dunque partecipazione non come concetto astratto ma come possibilità concreta di incidere nelle nostre vite.

Tanti gli intervenuti per ascoltare relatori di grande qualità. Apprezzamento per l’intervento del filosofo Roberto Mancini”Democrazia non è solo poter votare ma dare risposta ai problemi collettivi. Occorre la garanzia di un metodo, fondato sull’etica”.

Grande partecipazione del pubblico inoltre al primo contest in presenza per raccogliere idee e proposte per la città in ossequio a quell’amministrare condiviso fortemente voluto dal candidato sindacoEmidio Nardini: “La partecipazione non è uno slogan elettorale noi la facciamo in campagna elettorale ma continueremo a praticarla se amministreremo la città”.

Durante l’incontro anche la testimonianza di un giovane avvocato, Andrea Dominici “L’amministrazione comunale non fa niente per i giovani, si riempie la bocca del termine famiglia ma non fa nulla per le famiglie. Tanti giovani sono scappati da questa città”.

Dunque l’appassionato intervento di Angela Verdecchia, della Rete degli studenti medi nel suo rivendicare l’ascolto e più spazi per i giovani e le loro istanze e che ha aggiunto: “voglio formarmi per me stessa ma, anche, per essere utile agli altri”.