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La vittoria di tutti. Coraggio ragazzi, ora l'ultimo sforzo
Una vittoria di gruppo che per anni resterà indelebile negli occhi e nei ricordi dei tifosi.
Il successo per 3-1 di ieri pomeriggio dell’Ascoli sul campo della Ternana è un risultato cruciale per la travagliata stagione bianconera: Picchio ora a 45 punti in classifica, momentaneamente a +5 sulla zona playout (in attesa di Salernitana-Livorno e Latina-Virtus Entella) e con 9 (nove) squadre attualmente più in basso nell’indiavolata lotta per la salvezza.
LA VITTORIA DI TUTTI – E’ stata la vittoria di tutti, nessuno escluso. Di Lanni che – nonostante non sia stato brillante nelle ultime prestazioni (vedi Trapani e Bari) – ha ridato sicurezza alla squadra come fatto per tutta l’annata. Di Pecorini: rientrato dall’infortunio e subito pronto a lottare al fianco dei propri compagni, il gol è la ciliegina sulla torta di una gara tutto cuore. Della coppia centrale Canini-Milanovic, col primo tornato ai livelli di quando calcava i campi della serie A e il serbo finalmente ritrovato anche dal punto di vista mentale. Di Mitrea: il ruolo di terzino sinistro non è il suo forte, ma il rumeno sa che per la causa bianconera c’è bisogno di adattarsi anche a situazioni non propriamente agevoli e lo fa tentando di dare il meglio di sé. Degli esterni Dimarco e Orsolini: due giovanissimi di belle speranze, fulmini palla al piede e sempre pronti a saltare il diretto marcatore senza timori reverenziali. Di Bianchi, ormai leader indiscusso del centrocampo bianconero: calma glaciale quando c’è da impostare il gioco, grinta e cattiveria quando bisogna sradicare il pallone dai piedi avversari. Il centrocampista ex Leeds sarà uno dei pilastri della mediana del futuro. Di Carpani: in assoluto uno dei migliori in campo ieri pomeriggio, praticamente su ogni pallone sia in fase d’attacco che in quella di difesa. Dopo aver corso per 90’, l’assist al bacio per la doppietta di Cacia. Un gladiatore vero. Di Altobelli: frenato dagli infortuni in questa stagione, non si è mai davvero potuto vedere quali sono tutte le qualità del centrocampista nato a Terracina. L’eurogol contro il Trapani e una prova d’autore ieri pomeriggio al Liberati hanno fatto capire che su di lui si può contare in questo rush finale di stagione. Di Daniele Cacia. 15 gol in stagione, terza doppietta nelle ultime quattro gare. Ripetiamo: terza doppietta nelle ultime quattro gare. 11 reti nelle ultime 10 partite. Chissà dove sarebbe potuto arrivare se avesse ingranato la marcia giusta fin dalla prima parte di stagione. Un attaccante cinico e spietato come lui ad Ascoli non si vedeva ormai da tempo. L’amore con la tifoseria è alle stelle e lui – da vero leader – si è caricato la squadra sulle spalle. Con capitan Giorgi fuori dal rettangolo verde, il Picchio ha trovato in lui il vero trascinatore. Di Cinaglia, Doudou e Mengoni, subentrati a gara in corso e subito pronti a dare una mano ai compagni nei concitati minuti finali del match. Di tutto il resto della squadra, corsa a festeggiare in massa i gol liberatori di Cacia. E’ forse questo il segnale più bello del pomeriggio al ‘Liberati’.
L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI MANGIA – La vittoria non sarebbe però mai arrivata senza il condottiero numero uno di questa squadra. Dall’arrivo sulla panchina di mister Devis Mangia i bianconeri hanno cambiato volto. Di passaggi a vuoto ce ne sono stati (su tutti il 4-0 con la Virtus Entella e la sconfitta casalinga col Vicenza), ma il Picchio col nuovo allenatore ha dimostrato di potersela giocare alla pari con tutte le squadre. Anche con quelle (vedi il 3-0 allo Spezia, il 2-2 a Pescara in 9 contro 11 e il 2-1 al Cagliari) sulla carta molto più attrezzate. L’allenatore – dopo un normale periodo di assestamento iniziale – ha trovato la giusta quadratura alla squadra, plasmandola sulla base delle caratteristiche specifiche dei giocatori a disposizione. Se i giovani con lui fanno faville non è un caso. Se Cacia ha iniziato a segnare con una tale frequenza non è un caso. Se il clima che si respira nello spogliatoio è quello di “tutti uniti verso un unico obiettivo” vuol dire che lassù in cima c’è un uomo – prima ancora di un allenatore – capace di far sentire tutti ugualmente importanti alla causa bianconera. Ed è così che si può ambire a raggiungere l’obiettivo della salvezza. Quando il gruppo è coeso e compatto, si può davvero gettare il cuore oltre l’ostacolo.
SPETTACOLO SUGLI SPALTI – Non ci sono poi più parole per descrivere i tifosi bianconeri. Ieri pomeriggio l’Ascoli ha praticamente giocato in casa. Annichilito il tifo delle Fere, per gli amanti del calcio i supporters del Picchio sono un vero e proprio spettacolo. Se sarà salvezza, il merito è anche del popolo bianconero. La festa al settore ospiti, tutti insieme sotto la pioggia a dare il giusto tributo alla squadra. Mister Mangia che si inchina e fa segno di togliere il cappello (guarda qui il video). Tutto questo è uno spettacolo.
ORA L’ULTIMO SFORZO – La classifica la si potrà guardare con più attenzione dopo i posticipi di questa 38° giornata. Per qualcuno i 45 punti conquistati finora valgono almeno i playout, per altri non sono ancora sufficienti. Poco importa, perché da qui in avanti ci sono ancora 12 punti in palio per tutte le squadre. E l’Ascoli avrà l’opportunità di giocarsi due scontri diretti contro Salernitana e Livorno davanti alla bolgia del Del Duca. I bianconeri non devono guardare alle altre avversarie, la salvezza dipende solo dai ragazzi di mister Mangia. Guai dunque ad abbassare la soglia di attenzione. Perché passare dalle stelle alle stalle è un attimo. Per festeggiare ci sarà tempo. Adesso è – ancora – tempo di combattere.
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