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Dopo la straordinaria salvezza ottenuta, la testa dei tifosi bianconeri è rivolta all’incontro societario che si terrà in settimana. Un incontro particolarmente importante per il futuro dell’Ascoli, in cui saranno decise diverse questioni. Abbiamo ascoltato il parere di alcuni tifosi ascolani.

Monica Marini: “Mi auguro che la prossima stagione sia meno tribolata della precedente. Spero che si faccia chiarezza in società, perchè questo è la base di tutto. L’auspicio è che il Presidente lasci prendere le decisioni importanti a persone competenti, tra tutti Francesco Marroccu. E mi auguro, inoltre, di vedere sempre una curva come quella che abbiamo ammirato quest’anno”.

Luca Gabrielli: “A differenza dello scorso anno la società ha tempo per programmare. Poteri a Marroccu sul mercato e una riorganizzazione societaria. Ruoli chiari e definiti in società. Chiarezza che soprattutto nell’ultimo periodo non c’è stata per la presenza di alcuni “doppioni”. Riguardo il lato calcistico spero che si riparta da un mister d’esperienza e da Cacia e Giorgi in mezzo al campo”.

Eraldo Mari: “Quest’anno abbiamo raggiunto la salvezza ma così non va. Non si può scherzare sempre con il fuoco. Abbiamo seriamente di retrocedere con giocatori di Serie A come Giorgi e Cacia. Ci siamo indeboliti al mercato di gennaio salvandoci non si sa per quale congiunzione astrale. Bisogna fare chiarezza dei ruoli. Qual è esattamente il ruolo di Lovato dopo che sono arrivati in serie ds, responsabile finanziario e amministratore delegato? Perché continua a contattare giocatori e allenatori di sua spontanea volontà nonostante ci sia un ds portato in trionfo dalla sua squadra? Cominci a fidarsi di chi ha veramente l’Ascoli nel cuore e non ha interessi personali e non solo di quelli che dicono sempre sì”.

Fulvio Seghetti: “Quest’anno a mio avviso è stato fatto un vero e proprio miracolo sportivo. Probabilmente sarebbe bastato spendere un po’ di più nel mercato di gennaio per non dover soffrire così tanto. Bellini è una persona sicuramente intelligente per capire dove si è sbagliato. Abbiamo la fortuna di avere una società composta da persone serie. Secondo me l’arrivo di Cardinaletti è stato molto importante”.

Davide Tartaglia: “Per l’anno prossimo mi auguro che l’Ascoli Picchio riesca a crescere in termini di organizzazione societaria, facendo chiarezza sui ruoli e le competenze di ognuno, e si possa quindi lavorare in equipe per il bene del Picchio, evitando i problemi che quest’anno spesso si sono affacciati e hanno intralciato anche l’aspetto sportivo. Eliminare le figure superflue è per me un primo passo verso una gestione snella, meno farraginosa e quindi più efficace. Se ognuno fa il massimo nel compito che gli è affidato non si può che crescere. Mi auguro, inoltre, che si sblocchi la situazione per quanto riguarda le strutture, componente fondamentale per la crescita di tutta la società. E’ fondamentale che si chiarisca e si proceda velocemente alla definizione del Centro sportivo per la prima squadra e le giovanili. Una società professionista non può permettersi di far crescere i giovani e far allenare la prima squadra in strutture inadeguate, sarebbe un’ingenuità gravissima che rischierebbe di compromettere un’intera stagione anche a livello sportivo. Anche sullo stadio spero che si trovi un accordo tra sindaco e società che sia la soluzione migliore per tifosi e tutti gli ascolani. Infine, sui tifosi: quest’anno sono stati straordinari, è l’evidenza che quando c’è unione di intenti e si vuole il bene dell’Ascoli si riescono a fare cose grandi. Il merito è sicuramente degli Ultras 1898. Anche qui, mi auguro che la collaborazione tra ultras e tifosi (vicini e lontani) proceda spedita e cresca ancora di più e che si possa pensare a delle iniziative per coinvolgere anche i tifosi del circondario e delle province limitrofe che sono una risorsa inestimabile per l’Ascoli Calcio”.

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