L’Ascoli espugna Lecco e conquista la prima vittoria esterna
La prima vittoria esterna stagionale dell’Ascoli porta la firma di Nestorovski e di Quaranta, in gol rispettivamente al 35° e al 55°, ma, soprattutto, dell’attaccante del Lecco Di Stefano, che al 4° minuto della ripresa impreziosisce la casistica del Gioco del Calcio, realizzando, anzi no, il calcio di rigore dell’ 1-1. Corre il minuto 48° allo stadio “Rigamonti-Ceppi” di Lecco quando, con l’Ascoli in vantaggio per 0-1, Adjapong intercetta con la mano, in caduta, un siluro al volo di Sersanti, destinato quasi certamente nel sacco. Rigore ineccepibile (non protesta alcuno), che il 21enne attaccante bluceleste Lorenzo Di Stefano realizza spiazzando Viviano. Ma il gol, in un primo momento apparso ai più regolare, viene giustamente annullato dall’attento arbitro messinese Santoro in quanto Di Stefano, scivolando un secondo prima del fatal tiro, colpisce la sfera con entrambi i piedi. In questi casi (a mia memoria, non ne ricordo, però, d’altri) il Regolamento prevede non la ripetizione del penalty, ma la sua esecuzione irregolare, con l’annullamento (è come se il tiro finisse sul palo e lo stesso giocatore che ha battuto il rigore ne riprendesse la ribattuta). Appena 6 minuti dopo il singolare episodio, l’Ascoli raddoppia, di fatto calando il sipario sull’esito di una gara per il Lecco stregata.
La beffarda trama della partita può sintetizzarsi nei 6 minuti citati, visto che dopo lo 0-2 bianconero di Quaranta (bello, nella circostanza, il suo guizzo vincente sul filo del fuorigioco, dopo un tiro dal limite di Milanese), pur mancando ancora 40 minuti al termine, non si registreranno occasioni significative da gol, fatta eccezione per quella divorata al 94° dal subentrato Rodriguez, che sarebbe valsa un poco veritiero 0-3. Il nuovo allenatore del Lecco, Emiliano Bonazzoli, aveva schierato una formazione pungente (4.3.3), con il tridente d’attacco Di Stefano-Buso-Novakovich, impostazione un po’ temeraria che aveva messo alle corde l’Ascoli, considerando che Buso al 15° (clamorosa traversa), Di Stefano al 25° e Crociata al 29° facevano vacillare la porta bianconera. Ma un Ascoli cinico e sornione colpiva con Nestorovski alla prima vera occasione (determinante, nel frangente, il grave errore difensivo del bluceleste Lemmens), raddoppiando dopo il gol-non gol su rigore dei frastornati lombardi. L’Ascoli, al 5° risultato utile consecutivo (2 vittorie e 3 pareggi), si lascia finalmente alle spalle la cortina dei play-out, potendo ora affrontare cin animo più sereno, sabato prossimo al “Del Duca” (ore 16.15), la capolista Parma.
LECCO (4-3-3): Saracco; Lemmens (85’ Eusepi), Bianconi, Celjak, Caporale; Ionita (79’ Tordini), Sersanti (63’ Galli), Crociata; Di Stefano (63’ Guglielmotti), Novakovich, Buso. A disp. Melgrati, Degli Innocenti, Pinzauti, Donati, Zambataro, Lepore, Boci, Agostinelli. All. Bonazzoli
ASCOLI (4-4-2): Viviano; Adjapong (58’ Bayeye), Bellusci, Quaranta, Falasco; Falzerano, Di Tacchio, Caligara (58’ Kraja, 81’ Gnahoré), Milanese (77’ Rodriguez); Nestorovski, Mendes (77’ Giovane). A disp. Barosi, Haveri, Millico, D’Uffizi, Manzari, Masini, Rossi. All. Viali
ARBITRO: Santoro di Messina
RETI: 35’ Nestorovski (A), 54’ Quaranta (A)
NOTE: Ammoniti: Caligara (A), Falzerano (A), Buso (L). Spettatori 3.298 per un incasso di 48.509,01 € (rateo abbonamenti 26.368,81). Rec. 3’ pt, 4’ st.
Redazione

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