L’Ascoli manca la 4^ vittoria consecutiva in casa (dopo quelle contro Brescia, SüdTirol e Pisa), ma fallisce i 2 punti in più che l’avrebbero collocata al 7° posto in classifica, gradino che le avrebbe consentito di giocare al 90% i play-off anche soltanto pareggiando a Reggio Calabria.
Ora l’Ascoli dovrà obbligatoriamente vincere contro la Reggina (venerdì 19, ore 20.30) ed augurarsi che il Venezia pareggi a Parma: in questa evenienza, tutto sommato possibile, quali che siano gli altri risultati, l’Ascoli disputerà i play-off (come 7^, se il Palermo non batte il Brescia, come 8^, se i siciliani vincono). Ci sarebbero anche altre possibilità di entrare in griglia (solo come 8^), ma quella descritta sembra la più verosimile.
Il pareggio fra Ascoli e Cosenza è sostanzialmente giusto, poiché i calabresi – passati in vantaggio al 2° minuto con un colpo di testa dell’ex D’Orazio sugli sviluppi di un calcio d’angolo – falliscono incredibilmente il raddoppio con Marras al 24°: l’ala calabrese, a 2 soli metri da Leali , spedisce verso le pendici di Colle San Marco la palla del clamoroso 0-2. Il vecchio detto “gol mancato, gol subìto” non tarda a manifestarsi: una decina di minuti dopo, Buchel raccoglie al volo una respinta del rossoblù D’Orazio e, dai 20 metri, folgora il portiere silano con un eurogol.
Nella ripresa si aspetta il sorpasso da parte dell’Ascoli, visto che il Cosenza, dopo aver subìto il pareggio, si è chiuso graniticamente a riccio, barcollando in qualche frangente (pregevole la parata di Micai al 45° su tiro molto insidioso dello sgusciante Dionisi), ma il secondo tempo riserverà, alla fine, solo un’occasione per parte: per il Cosenza al 54° con il solito D’Orazio, che, in contropiede, viene provvidenzialmente schermato da Leali e al 59° per l’Ascoli, quando un tiro al volo dai 20 metri di Proia viene sventato in angolo dal portiere silano.
Nel frattempo, i cambi operati da Breda ( Giovane Gondo, Marsura, Lungoyi ed Eramo rilèvano, nell’ordine, Buchel, Forte, Mendes, Dionisi e Proia) non sortiscono gli effetti sperati, sicché rimane soltanto il tempo di assistere all’espulsione al 94°, per doppio giallo, del fìnnico Väisänen: ma ci sono soltanto 90 secondi da giocare e l’Ascoli non ha il tempo materiale per poter capitalizzare la superiorità numerica. Fine della contesa.
ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Adjapong, Botteghin, Simic, Giordano; Proia (35’ st Eramo), Buchel (15’ st Giovane), Caligara; Mendes (21’ st Marsura); Forte (15’ st Gondo), Dionisi (35’ st Lungoyi). A disp. Guarna, Quaranta, Gnahoré, Donati, Tavcar, Falasco, Bellusci. All. Breda
COSENZA (4-4-2): Micai; Martino, Vaisanen, Meroni, D’Orazio; Marras, Brescianini (29’ st Cortinovis), Voca (29’ st Praszelik), D’Urso (15’ st Florenzi); Nasti (42’ st Zilli), Finotto (15’ st Delic). A disp. Lai, Marson, Kornvig, Venturi, La Vardera, Prestianni. All.: Viali
ARBITRO: Colombo di Como
RETI: 1’ pt D’Orazio (C), 36’ pt Buchel (A)
NOTE: ammoniti Nasti (C), Voca (C), Botteghin (A). Espulso Vaisanen (C) al 48’ st per somma di ammonizioni. Spettatori 7.876 per un incasso di 61.357,77 € (rateo abbonamenti 31.766,77 €). Rec. 1’ pt, 4’ st
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