Le festività natalizie si avvicinano, ma sulla Salaria continuano i disagi. La Ss 4 resta l’esempio di una ricostruzione che fa fatica a decollare
La Ss 4 Salaria è uno dei casi eclatanti di come la ricostruzione post sisma non funziona o perlomeno non sta portando i risultati sperati ma, al tempo stesso, annunciati in pompa magna anche recentemente. Rispetto alle dichiarazioni rese pubblicamente dal commissario per la ricostruzione Guido Castelli la realtà dei fatti parla di ben altri scenari. Il periodo natalizio è ormai alle porte e l’antico collegamento, l’unico in grado di connettere direttamente le cento torri alla capitale, si prepara a diventare trafficato oltre misura anche da chi sarà chiamato a viaggiare per raggiungere la famiglia o i propri cari nelle tradizionali festività comprese tra Natale Capodanno ed Epifania. Sono tanti infatti i semafori e gli innumerevoli cantieri con i quali molti sono costretti ad imbattersi. Quello che però si preparano a percorrere auto, pullman e altri mezzi pesanti, resta un tragitto tutt’altro che agevole e insicuro. E in quest’ultimo caso a confermarlo sono gli incidenti che sistematicamente si ripetono, a volte anche con esiti drammatici. Il camion che si è ribaltato a Trisungo a fine novembre resta soltanto uno degli ultimi avvenimenti poco rassicuranti che quotidianamente tanti viaggiatori rischiano di poter incontrare lungo la strada. E tutto questo è chiaramente aggravato dagli interminabili lavori in atto e dalla poca sicurezza garantita ai viaggiatori. Lunedì pomeriggio al teatro dei Filarmonici nel corso del roadshow ‘Restare, Partire, Tornare’ tutti i presenti hanno ascoltato i numeri di una ricostruzione che, a detta di qualcuno, sembra procedere bene e in grado di offrire ai giovani le necessarie opportunità per tornare a ripopolare le aree interne. Si stanno finalmente ricostruendo le case, anche se sono passati più di 9 anni, ma ora sarà necessario assicurare anche i servizi. A partire da strade, infrastrutture e collegamenti viari. Discorsi che ad oggi restano disastrosi.
L’Odissea riguarda vari tratti dei 208 chilometri, di cui 170 in gestione all’Anas. Lo scorso marzo era avvenuta la cerimonia con cui era stata annunciata la fine degli scavi relativi alla variante che si svilupperà tra Trisungo e la galleria Valgarizia. Le ultime, invece, hanno parlato di altri sei mesi in più per terminare i lavori. Gli stessi si sarebbero dovuti concludere entro l’anno. Ora purtroppo i tempi sono finiti per aumentare e si spera di arrivare al traguardo entro il prossimo giugno 2026. Il progetto esecutivo sarà realizzato dalla ditta abruzzese Toto costruzioni generali e l’ascolana Ubaldi costruzioni. La progettazione esecutiva del secondo lotto della variante di fatto è stata avviata e si svilupperà tra la galleria Valgarizia e Acquasanta. Quello che si sta cercando di offrire sarà un tratto di 4,86 chilometri, quasi interamente in galleria (4,08 km). L’intervento prevede un investimento di 357 milioni di euro che si inserisce nel piano di potenziamento della Ss 4 Salaria. Un intervento complicato che riguarderà anche la realizzazione di due viadotti, ma il cui intervento si stima in almeno 4 anni. Al netto sempre di nuovi ed eventuali ritardi.
Massimiliano Mariotti





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