Le Marche al voto, urne aperte fino alle 23

Sono aperte da circa un’ora le urne in tutte le Marche. Sino alle 23 infatti, ben 1.297.459 marchigiani (627.386 uomini e 670.073 donne) sono chiamati ad eleggere i 31 componenti (30 consiglieri più il presidente della Giunta) che formeranno l’Assemblea regionale della X legislatura. 1.583 le sezioni elettorali presenti nelle cinque circoscrizioni provinciali: 408 a Pesaro e Urbino (26%), 469 ad Ancona (30%), 322 a Macerata (20%), 168 a Fermo (11%) e 216 ad Ascoli Piceno (14%). I seggi verranno assegnati in proporzione al numero degli abitanti risultante dall’ultimo censimento generale della popolazione. Quindi ad Ancona (473.865 abitanti) spetteranno 9 seggi, ad Ascoli Piceno (210.407) 4, a Macerata (319.607) 6, a Fermo (174.857) 4 , mentre a Pesaro Urbino spetteranno i restanti 7 seggi.

I CANDIDATI- Cinque i candidati presidenti per la Regione Marche. Francesco Acquaroli con la coalizione Centrodestra Marche (Fdi-An e Lega); Luca Ceriscioli del Pd, sostenuto da Pd, Uniti per le Marche e Popolari Marche-Udc; Gianni Maggi del Movimento 5 Stelle; Edoardo Mentrasti di Altre Marche-Sinistra Unita e Gian Mario Spacca sostenuto da Marche 2020 – Area popolare e Forza Italia.

COME VOTARE- Il voto per il presidente della Regione e quello per il Consiglio viene espresso nella medesima scheda. L’elettore deve presentarsi al seggio con la tessera elettorale e un documento di identificazione. Chi non ha la tessera elettorale o l’ha smarrita, deve richiederla all’Ufficio elettorale del Comune di residenza. Al fine di agevolare il rilascio delle tessere elettorali non consegnate o dei duplicati, gli uffici comunali saranno aperti quest’oggi dalle ore 7 alle ore 23. L’elettore può: A) votare per una delle liste provinciali e per uno dei candidati a presidente collegato alla lista votata; B) votare solo per il candidato a presidente, senza alcun voto di lista. In tal caso il voto si intende validamente espresso anche a favore della coalizione alla quale il candidato a presidente votato è collegato; C) votare solo per una lista provinciale. In tale caso il voto si intende validamente espresso anche a favore del candidato a presidente collegato alla lista stessa; D) esprimere un voto di preferenza scrivendo il cognome, ovvero il nome e cognome, di uno dei candidati a consigliere regionale compreso nella lista provinciale votata. È nullo il voto disgiunto, cioè espresso a favore di una lista provinciale e di un candidato a Presidente non collegato alla lista stessa.

SISTEMA ELETTORALE- l sistema elettorale vigente è un proporzionale a turno unico. Dei 31 seggi del Consiglio Regionale, uno va al presidente e uno al candidato sconfitto con più voti. I restanti 29 sono così ripartiti: se la coalizione vincente ottiene il 40% dei voti, avrà 18 seggi; se ottiene tra il 37% e il 40% dei voti, avrà 17 seggi; se ottiene tra il 34% e il 37% dei voti, avrà 16 seggi. Al di sotto del 34% di voti ricevuti, i seggi vengono assegnati con criteri proporzionali. La soglia di sbarramento è fissata al 5% (o inferiore al 5%, se all’interno della coalizione una lista circoscrizionale ha raggiunto il 3%).


Articolo Precedente

Il popolo ascolano si stringe attorno a Casagrande. Forza "Casao", segna il tuo goal più importante!

Articolo Successivo

Spettacolo Quintana, orgoglio ascolano a Expo 2015