LE PAGELLE: Bianchi in crescita, Dimarco un motorino, erroraccio Petagna

È drammatica la notte calcistica del Del Duca. I bianconeri cadono di misura contro un Bari attento a gestire il vantaggio scaturito dall’autogol di Cinaglia nel primo tempo. In fine, l’insicuro arbitraggio del trentunenne Davide Ghersini – uscito per giunta dal rettangolo di gioco sotto una pioggia di fischi – fa degenerare la partita nelle fasi conclusive: gialli per Donkor e Micai tra i galletti e doppia ammonizione per l’attaccante bianconero Andrea Petagna per fallo di reazione.

LANNI 6: Alla mezzora, preso in contro tempo dal tentativo di Cinaglia di liberare, non può nulla sul pallone che decreta il vantaggio biancorosso. Nel secondo tempo entra con decisione su Rosina. L’arbitro è posizionato bene, non indica il dischetto e lascia correre. In chiusura, con la squadra riversata in avanti alla ricerca del pari, chiude splendidamente sul contropiede di Sansone, neutralizzando un sinistro velenoso e preciso.

CINAGLIA 6: Mangia lo adatta sulla corsia di destra in fase di costruzione, con compiti di terzo aggiunto al reparto centrale in fase di copertura. Una prova nel complesso sufficiente, è sporcata dall’autorete che regala i 3 punti ai galletti di Camplone. Cresce nel secondo tempo ma al 75°, stremato, deve lasciare il posto a Pecorini. PECORINI 6: si adatta bene come esterno destro di difesa e dà il suo contributo in fase di costruzione, coprendo quando l’Ascoli è troppo sbilanciata in avanti.

CANINI 6: Bomber Maniero è un cliente scomodo, ma riesce a gestirlo e a disinnescare i suoi movimenti in area.

MILANOVIC 6: Camplone posiziona Rosina nella zona difesa dal gigante serbo, sperando di sfruttare la velocità del fantasista ex Torino. Il centrale bianconero, tuttavia, gestisce bene alcuni disimpegni, dialogando con il compagno di reparto Canini e con Lanni.

DIMARCO 6.5: Spinge sulla fascia per tutta la partita, mettendo in mostra doti tecniche invidiabili per la categoria. Nel secondo tempo, nel tentativo di agguantare il risultato, lascia partire due sinistri che si spengono sul fondo. Nel secondo tempo un suo cross mal gestito dalla retroguardia biancorossa, rischia di finire in rete dopo il primo controllo approssimativo di Di Noia.

ORSOLINI 6.5: Il talentino di scuola bianconera, sotto la lente degli osservatori delle “grandi” d’Italia, dopo un primo quarto d’ora di assestamento, inizia a giocare buoni palloni e a rendersi pericoloso. Nel secondo tempo viene spostato di fascia dal tecnico Mangia che lo posiziona sull’out di sinistra. All’81° lascia il campo per Perez. PEREZ 6: lotta come un leone su tutti i palloni ed evita di cadere nelle provocazioni di Donkor ma il suo ingresso in campo non cambia le sorti del match. Sul finale, lanciato verso la porta, subisce l’ostruzione dei centrali biancorossi. L’arbitro non ravvede gli estremi per il fallo e lascia correre.

CARPANI 6: Solita partita di cuore in fase di interdizione. Al 70° minuto, su invito di Cinaglia, lascia partire una rasoiata al centro che Petagna, anticipato provvidenzialmente da Tonucci, non riesce a correggere in rete.

BIANCHI 6,5: Chiamato a sostituire Addae lo fa egregamente. Dimostra di essere in forte crescita. Al 91° minuto, nel disperato tentativo di portare a casa il punto del pareggio, cerca di correggere in porta all’altezza del dischetto ma Tonucci, ancora una volta, salva.

ALTOBELLI 5: il centrocampista bianconero, dopo una prova di valore in quel di Trapani, scompare dal rettangolo di gioco del Del Duca. Non riesce ad essere decisivo in fase di costruzione e al 63° minuto, quando l’Ascoli ha bisogno di alzare ulteriormente il baricentro, viene sacrificato per Petagna. PETANGA 4: Fa molto movimento ma è l’ombra dell’attaccante messosi in mostra ad inizio 2016. Dopo poco più di venti minuti dall’ingresso in campo, perde la testa e si fa espellere per doppia ammonizione, lasciando i bianconeri in 10 nel momento più drammatico del match.

JANKTO 5.5: Il talentino ceco non brilla. Sostiene la fase offensiva bianconera soprattutto nel primo tempo. Al 27° serve un buon pallone per Cacia che sfiora il palo. Subito dopo prova un potente sinistro che Micai respinge con precisione. Nel secondo tempo la voglia di pareggiare è tanta ma il laterale di centrocampo si perde sbagliando malamente diverse conclusioni.

CACIA 6: Con un Petagna che manca di incisività da ormai diverse partite, Cacia è l’uomo a cui Mangia si affida per raggiungere l’obbiettivo salvezza. Quella di oggi è una partita di corsa e sacrificio, inusuale per un attaccante abituato a giocare tra le maglie delle retroguardie avversarie, aspettando il pallone giusto. Al 27° minuto, dopo gli sviluppi di un calcio d’angolo, può metterla dentro di testa, ma sbaglia angolazione. Al 51° minuto smorza un pallone di testa in direzione di Jankto che spreca malamente. È mancato solo l’appuntamento con il gol.

All. MANGIA 6: L’Ascoli targata Devis Mangia macina gioco, porta a casa un 52% di possesso palla, 14 calci d’angolo, 6 tiri nello specchio e 13 calci di punizione. I numeri sono positivi ma non bastano e l’Ascoli cade in casa. Il tecnico bianconero deve fare i conti con la squalifica di Addae. In assenza del lungodegente Giorgi, la coperta del centrocampo risulta essere un po’ corta. Riposiziona Bianchi, rientrante dopo la squalifica, con compiti di mezz’ala. In difesa sceglie Milanovic a centro del reparto in sostituzione di un poco brillante Mitrea. Sono, di fatto, gli unici due cambiamenti proposti dalla gara col Trapani.


Articolo Precedente

Ascoli-Bari, gli scatti del match

Articolo Successivo

A tutta B: Trapani inarrestabile, il Modena si rialza