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LE PAGELLE: Svedkasuskas in ripresa, disastro Canini
L’Ascoli incassa la 10^ sconfitta stagionale e vede aggravarsi la propria situazione in classifica.
SVEDKAUSKAS 6,5: Non può nulla sui tre gol. Scalda i guantoni distendendosi a terra sulle conclusioni di De Luca e Rosina. Intuisce il rigore di quest’ultimo toccando la palla con le punte delle dita ma la conclusione è troppo angolata.
ALMICI 5,5: Non male il suo primo tempo soprattutto in fase offensiva dove si propone spesso come uomo in più. Sbaglia la diagonale da cui scaturisce il fallo da rigore di Canini.
MILANOVIC 5,5: Attento nel tenere a bada Maniero, poi cala come il resto della squadra nella seconda parte di gara.
CANINI 4,5: Disattento per tutto il match, regala il rigore ai pugliesi colpendo la palla con la mano.
MENGONI 5,5: Sta ritrovando la giusta sicurezza, ma nel terzo gol concede troppo a Maniero che con un colpo di testa chiude la partita.
PECORINI 5: Tanta grinta per contrastare gli avversari e ripartire, ma i risultati non sono un granchè. DALL’80’ JANKTO sv
ADDAE 5: Pecca nel primo gol dell’Ascoli mantenendo in posizione regolare Valiani. Manca di cattiveria agonistica. DAL 69′ GIORGI 5,5: Bene il suo approccio alla gara in un match condizionato dal parziale negativo.
PIRRONE 5,5: Con lui in campo il Picchio gira meglio. La situazione poco felice però non lo aiuta.
GRASSI 5: Partita incolore per il fantasista toscano. In un ruolo non prettamente suo fatica a trovare l’assetto giusto in mezzo al campo. DAL 46′ PETAGNA 5,5: Entra con la voglia di spaccare il mondo senza grandi successi.
BELLOMO 6: Giocare nello stadio dove si è nati non è mai facile. Il migliore della prima parte di gara dove sfiora la rete dell’ex. Spostato sulla fascia non rende come dovrebbe.
CACIA 6: Trova il varco giusto andando spesso alla conclusione in porta. Aiuta i compagni anche in fase difensiva.
MANGIA 5: Si vede un Ascoli diverso rispetto a quello di un mese fa. Purtroppo la ruota non gira come dovrebbe negli episodi chiave della partita. Martedì con la Ternana non si può più sbagliare.
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