La Corte Federale d’Appello ha respinto il ricorso presentato dall’Ascoli contro la decisione presa dall’Assemblea di Lega, lo scorso 16 febbraio, di non permettere alla società di Corso Vittorio Emanuele di partecipare alla votazione. “La C.F.A. dichiara inammissibile il ricorso come sopra proposto dalla società Ascoli Picchio F.C. 1898 S.p.A. di Ascoli Piceno, per carenza d’interesse. Dispone addebitarsi la tassa reclamo”. 

Una decisione alquanto strana visto che l’Ascoli aveva espresso la propria opinione nell’Assemblea di due giorni prima, sulla questione dei diritti televisivi. A confermare i forti sospetti c’è anche il comunicato ufficiale numero 147 A della Figc (numero 223 L della Lega Pro) del 13 maggio 2014 che recita: «la Figc delibera di trasferire alla Ascoli Picchio F.C. 1898 s.p.a. il titolo sportivo ed il parco tesserati della fallita Ascoli Calcio 1898 s.p.a., mantenendo in capo alla prima i diritti derivanti dalla anzianità di affiliazione della società fallita”.