Mori in lacrime: "Mi piange il cuore lasciare Ascoli, questa piazza merita la serie A"

Sul campo ha dimostrato di essere ampiamente all’altezza della categoria. A livello umano si è contraddistinto per le sue immense qualità. Daniele Mori, carismatico difensore classe ’90. Lo abbiamo intervista in esclusiva.

Daniele, partiamo dal suo futuro. Da quello che abbiamo appreso lascerà il Piceno. E’ vero?

Si, probabilmente sarà così. Non ho più sentito nessuno della dirigenza, quindi penso che la società abbia fatto delle scelte differenti. Purtroppo non è dipeso da me”.

La sua volontà era quella di rimanere?

“Le dico soltanto che quando sono andato via da Ascoli ho pianto molto. Pur di restare avrei fatto di tutto, ma pazienza. Il calcio purtroppo è anche questo”.

Cosa le ha lasciato Ascoli?

“Un’esperienza bellissima. Ho avuto la fortuna di conoscere una tifoseria veramente devastante, che mi ha trattato da re. Ovunque mi giravo in città c’era qualche tifoso pronto ad offrirmi da bere o ad abbracciarmi. Un affetto stupendo”.

Il ricordo più brutto e quello più bello della scorsa annata.

Più brutto sicuramente l’autogoal che ho fatto nel derby di andata. In quell’istante mi è caduto il mondo addosso. Momenti belli ce ne sono stati tanti. Sicuramente il match con l’Ancona in Coppa Italia davanti a quasi 10.000 persone è un ricordo che resterà indelebile nel mio cuore”.

C’è un po’ di rammarico per come è andata a finire la stagione, specie dopo la presunta combine del Teramo?

“Il rammarico è tanto. Se venisse confermato che il Teramo si è comprato la gara con il Savona, è giusto che in serie B ci vada l’Ascoli”.

Cosa augura ai tifosi bianconeri?

“Alla tifoseria ascolana auguro di tornare presto in serie A, la categoria giusta per questa piazza. Un grande in bocca al lupo a tutto voi”.


Articolo Precedente

Ascoli capitale della bandiera, il 5 luglio in programma la Tenzone Bronzea

Articolo Successivo

Fissato per il 13 luglio il raduno dell'Ascoli Picchio. Dal 19 al 31 a Cascia