Nuove strumentazioni per il reparto di ematologia del ‘Mazzoni’ donate dall’Ail di Ascoli con il bando della fondazione carisap
Doppia importante acquisizione per l’unità operativa complessa di ematologia e terapia cellulare dell’Ast di Ascoli. Il reparto dell’ospedale ‘Mazzoni’ diretto da Piero Galieni si è infatti dotato, recentemente, di una nuova centrale di monitoraggio multiparametrico e di un nuovo scongelatore a secco per sacche di cellule staminali emopoietiche, per un valore complessivo di 45 mila euro. L’arrivo delle strumentazioni è stato possibile grazie alla duplice donazione effettuata dalla sezione ascolana dell’Ail presieduta da Giuliano Agostini, organizzazione di volontariato facente parte del Comitato di partecipazione dell’Ast picena, che ha partecipato al bando ‘Dotazioni sanitarie per gli enti del terzo settore’ emesso dalla Fondazione Carisap.
“Il bando della Fondazione Carisap con il coinvolgimento delle organizzazioni di volontariato – evidenzia il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Antonello Maraldo – ha rappresentato un contributo prezioso per il potenziamento dei servizi offerti ai nostri pazienti e testimonia grande sensibilità e senso civico. La nostra azienda sanitaria ha beneficiato, grazie a questo bando, di diverse nuove strumentazioni altamente tecnologiche per i nostri reparti. La condivisione di questi momenti con i soggetti coinvolti mi motivano sempre di più a pensare a nuovi obiettivi da raggiungere. In sanità non ci si può fermare”. “L’obiettivo è la crescita della qualità dei servizi – continua il direttore sanitario dell’Ast di Ascoli, Maria Bernadette Di Sciascio – e questo è possibile, come in questo caso, anche attraverso la condivisione delle esigenze tra il pubblico e il terzo settore”.
Dotata di display 24’’, stampante laser, switch e due monitor parametrici comprensivi di moduli di trasporto, la centrale di monitoraggio consente la visualizzazione da remoto dei segni vitali dei pazienti collegati e la riconnessione nelle unità cliniche che utilizzano lo stesso sistema. Grazie ai due monitor è possibile spostare l’elettromedicale da una stanza all’altra a seconda delle esigenze, mentre il dispositivo per il collegamento web permette di visualizzare da remoto i dati relativi ai parametri vitali fisiologici dei pazienti. L’ematologia dell’ospedale ‘Mazzoni’ può dunque contare su un preciso e puntuale monitoraggio del paziente in tutte le attività cliniche, dalla somministrazione di antiblastici alla reinfusione dei prodotti cellulari, fino alla terapia genica Car-T e alla gestione delle sepsi.
Donato al laboratorio afferente al reparto di ematologia, lo scongelatore a secco per sacche di cellule staminali emopoietiche è uno strumento altamente innovativo che migliora le procedure per il trapianto del midollo osseo nei pazienti affetti da gravi emopatie. Le cellule staminali emopoietiche, fondamentali per il trapianto del midollo osseo, vengono crioconservate a bassissime temperature (-196°C) necessitando di un sistema preciso e controllato per essere riportate allo stato liquido prima dell’infusione nel paziente. La nuova strumentazione, che consente di scongelarle in totale sicurezza (anche le Car-T) senza contatto diretto con l’acqua eliminando quindi il rischio di contaminazione e aumentando la standardizzazione e l’efficienza del processo, garantisce: massima precisione nella regolazione della temperatura, riduzione del rischio infettivo, maggiore velocità e affidabilità nello scongelamento con garanzia di un’ottimale vitalità cellulare post scongelamento, facilità d’uso e tracciabilità completa dei parametri fisici.
“Ringrazio la Fondazione Carisap e l’Ail – dice il direttore dell’Uoc di ematologia e terapia cellulare, Piero Galieni –. Quest’ultima per l’apporto economico e strumentale che costantemente offre al reparto e al laboratorio. Ciò ci permette di poter curare i pazienti affetti da malattie del sangue e dell’apparato linfatico con i trattamenti più moderni disponibili”.
“Siamo sempre a disposizione del reparto di ematologia – aggiunge il presidente dell’Ail di Ascoli, Giuliano Agostini -. La sezione è nata insieme a questa unità operativa. Ringraziamo la Fondazione Carisap. Abbiamo colto l’opportunità che ci ha dato per poi riversarla a beneficio del reparto”.
“La Fondazione fa il lavoro più semplice – conclude la vice presidente Elisabetta Carassanesi – che è quello di distribuire i soldi: sta poi alle istituzioni recepire e fare in modo che questa disponibilità riesca a rispondere alle emergenze e a dare la possibilità di fare il salto di qualità. In questo caso destinatario è stato il reparto di ematologia del Mazzoni, eccellenza che va oltre i confini locali”.
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