“Pappa Fish” sbarca nelle scuole di San Benedetto

SAN BENEDETTO DEL TRONTO  Alici, suri, moli, sgombri, vongole, pannocchie e totani ma anche la trota salmonata e/o fario: sono solo alcune delle tipologie di pesci e molluschi che, a seconda della disponibilità e della stagione e interpretate in ricette appetitose, arriveranno sulla tavola degli alunni che usufruiscono delle mense scolastiche cittadine. 

L’iniziativa, promossa dalla Regione Marche e finanziata all’70% con fondi Statali, Regionali ed Europei FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) della programmazione 2014 -2020, a cui si unisce lo stanziamento del Comune, nasce per incentivare un’alimentazione corretta nelle scolaresche e contemporaneamente valorizzare il mare, i suoi prodotti e la tradizione marinara che contraddistingue la Città; ma parallelamente intende dare la possibilità di far conoscere la qualità del prodotto ittico allevato nella nostra Regione.

La Campagna “Pappa Fish” per l’anno scolastico 2018-2019, condotta da  PARTNERS IN SERVICE SRLS, “Start Up Innovativa” titolare del Centro di Educazione Ambientale CEA “Ambiente e Mare” riconosciuto Regione Marche, ha ottenuto il Patrocinio di FONDAZIONE UMBERTO VERONESI.

Dice la responsabile del progetto, la biologa nutrizionista Barbara Zambuchini: “È noto a tutti quanto il pesce fresco sia indispensabile in un’alimentazione sana ed equilibrata, tra gli alimenti maggiormente consigliati per le sue notevoli proprietà nutrizionali e per i benefici che apporta all’organismo. Oltre alla somministrazione del pesce fresco locale nelle mense, il progetto si sviluppa anche a scuola con un percorso di sensibilizzazione svolto con la preziosa collaborazione dei docenti e grazie al personale qualificato del Centro CEA “Ambiente e Mare”. Il Sindaco Pasqualino Piunti spiega che “il Comune di San Benedetto ha partecipato con convinzione al bando “Pappa Fish, per portare il pesce fresco locale, pescato a chilometro zero o allevato nel territorio regionale, nelle nostre mense scolastiche. Una città portuale e storicamente dedita alla pesca qual è San Benedetto non poteva esimersi dal porre attenzione all’impiego del pesce fresco locale nel servizio di refezione scolastica”.


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