Parla Mengoni: "Marroccu è un punto di riferimento, spero di chiudere qui la carriera"

Ha parlato questo pomeriggio agli organi di informazione il difensore centrale bianconero, Andrea Mengoni.

Andrea, soddisfatto di questa stagione?

“Certamente sì. Siamo riusciti a raggiungere una salvezza sofferta, ma meritato. Abbiamo dimostrato di essere un gruppo vero, composto da giocatori che tengono tantissimo a questa maglia. Non era facile dopo tutte le difficoltà che ci sono state”.

C’è stato un momento in cui avete temuto di non farcela?

“Sicuramente dopo il match perso in casa con il Novara reagire non è stato facile. Siamo andati a Livorno con la palla che ‘scottava’ abbastanza. In quella circostanza abbiamo dato un segnale importante, poi siamo riusciti a confermarci il turno successivo con lo Spezia, che era reduce da 7 vittorie consecutive”.

Qual è stato il momento più bello di questa annata?

“Il triplice fischio di venerdì scorso. E’ stata una vera e propria liberazione. Dopo tutto quello che abbiamo passato volevamo festeggiare. Questa squadra ha avuto sette vite come i gatti. Ora però queste vite sono finite, il prossimo anno speriamo di disputare un campionato più sereno magari con obiettivi diversi”.

La difesa ha subito troppe reti.

“Purtroppo i due cambi di allenatore che ci sono stati non ci hanno fatto bene. Abbiamo cambiato parecchie volte sistema di gioco e non c’è stata continuità. Non dimentichiamoci inoltre che siamo una squadra molto giovane. In fase difensiva è stato importante il lavoro di Paolo Cozzi”.

Capita raramente che una squadra porta in trionfo un direttore sportivo. Ad Ascoli è capitato, come mai?

“Marroccu è stata una di quelle poche persone che c’è stata sempre vicino. Per noi è un punto di riferimento importante, una persona con grandi valori umani. Quel gesto se lo è meritato”.

Quale sarà il futuro di Mengoni?

“Il mio desiderio è quello di chiudere la carriera ad Ascoli, però la scelta spetta alla società. Non voglio essere un peso”.


Articolo Precedente

Il pagellone dell'Ascoli, il centrocampo: Jankto stratosferico

Articolo Successivo

In giornata faccia a faccia tra Bellini e Marroccu