Era in Curva Sud ad assistere al match con la Reggiana, dopo essere tornato in Italia da qualche settimana. Giuseppe Bellusci, ascolano d’adozione, difensore della squadra inglese Leeds. Lo abbiamo intervistato in esclusiva.

Peppe, smaltita la delusione?

“Non ancora. La rabbia e l’amarezza è veramente tanta, anche per come si era messa la partita. Il goal al 92’ è stata una mazzata, i ragazzi stavano compiendo un’impresa”.

Il campionato comunque l’Ascoli non lo ha perso domenica.

“Assolutamente no. Sicuramente nel finale di stagione bisognava conquistare più punti, ad esempio nella gara casalinga con il Pro Piacenza. Ma a mio parere tutti gli infortuni occorsi alla squadra sono stati determinanti”.

Come si riparte ora dopo una delusione del genere?

“Sono sicuro che la società abbia l’intenzione di costruire una grande squadra anche il prossimo campionato. L’importate è cercare di fare tesoro degli errori commessi per non ripeterli. Esperienze del genere ti fortificano molto”.

Che emozione è stata tornare in Curva Sud, in mezzo alla sua gente?

“Da quando me ne sono andato da Ascoli sono tornato diverse volte in Curva a vedere la partita, ma devo ammettere che domenica si respirava un’atmosfera incredibile. Ho cantato a squarciagola per tutti i 120’, a fine partita non avevo più la voce. E questo è merito sia della mia grande passione, ma soprattutto dalle persone che guidano la Curva che hanno fatto un lavoro straordinario. Spero che quest’atmosfera resti intatta anche il prossimo campionato”.