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Petrone suona la carica: "Si parte con la consapevolezza di poter fare una grande stagione"
In attesa dei verdetti finali della giustizia sportiva mister Mario Petrone è carico per l’inizio della nuova stagione. Il trainer napoletano è pronto ad affrontare quella che sarà la sua seconda annata sulla panchina bianconera.
Mister la preparazione è iniziata ma ancora è incerta la categoria in cui il Picchio giocherà la prossima stagione..
“Si, è un periodo di attesa in cui siamo coinvolti noi e Virtus Entella (riferito al caso Catania, ndr). Sarà difficile impostare una squadra per il futuro con l’incertezza della categoria. Nelle due settimane di vacanza ho avuto modo di interloquire con addetti ai lavori che qualche anno fa si erano trovati nella stessa nostra situazione ed ho avuto spunti interessanti.”
Che idea si è fatto sull’inchiesta “Dirty Soccer” che vede il coinvolgimento del Teramo?
“Siamo in stand by in attesa dei provvedimenti della Procura Federale. Le intercettazioni confermano il gran lavoro prodotto dalla Procura di Catanzaro e il mio obiettivo è quello di ottenere il massimo, anche se i giocatori dovranno pensare solo al campo.”
Quale aspetto avrà maggior rilievo nel periodo della preparazione?
“Per le caratteristiche dei giocatori in rosa lavoreremo molto sul possesso palla e a livello difensivo. Lo scorso anno abbiamo subìto troppi gol e dunque dovremo mettere riparo a questo deficit. Mi aspetto grande dedizione da parte dei ragazzi e credo avrò risposte positive da loro. Cercherò di dare continuità al lavoro ben svolto lo scorso anno.”
L’organico a sua disposizione di quante pedine necessita ancora?
“Attualmente siamo al 50% dell’organico definitivo. Prenderemo altri giocatori con particolare attenzione al nostro settore giovanile. Cerchiamo giovani di valore e di prospettiva che possano fare al caso nostro. Tutti dovranno capire in che ambiente si trovano, con una società seria ed una tifoseria calorosa. In caso di serie B dovremmo tener conto che ci saranno ben 42 turni da disputare.”
Dei nuovi acquisti cosa ci può dire?
“Frediani e Pecorini sono due ragazzi che conosco da circa due anni. Frediani è un classe 94′ che proviene dalla Roma. Ho sentito De Rossi, suo allenatore nella primavera giallorossa, che mi ha confermato la grande serietà a livello umano, e già questo mi basta per capire il tipo di persona. Pecorini invece viene da una retrocessione amara con il Cittadella e arriva con la testa giusta per rilanciarsi in un ambiente caldo come quello di Ascoli.”
Si è discusso molto dell’addio di Altinier, come mai questa scelta dopo i 17 sigilli dello scorso campionato?
“Purtroppo la situazione in cui ci troviamo, dal lato del mercato, ci condiziona. Con Cristian ci siamo sentiti, ma il motivo è stato principalmente dovuto al monte ingaggi e d’organico, quindi giustamente il ragazzo ha scelto un’altra via.”
In attesa dei nuovi innesti, vedremo una squadra con l’assetto tattico simile a quello dello scorso anno oppure avremo novità?
“Credo che giocheremo con due o tre punte, poichè l’ultimo periodo della passata stagione non sono stato soddisfatto dal modo in cui veniva svolta la fase offensiva nella parte centrale del reparto avanzato.”
Cosa ci dice del suo nuovo vice Andrea Bergamo?
“Andrea negli ultimi anni è stato il vice di Atzori allo Spezia e alla Reggina. Per lui anche una carriera calcistica importante a Bologna, Modena, Perugia e Ravenna. E’ circa un anno e mezzo che ci sentiamo e sono contento che la società abbia dato il placet per portarlo ad Ascoli. Arpili e Amadio si concentreranno sulla parte atletica.”
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