Picchio, basta passi falsi: col Perugia servirà l’impresa

Invertire la rotta prima che sia troppo tardi. L’Ascoli – purtroppo – non può più sbagliare. E ora – dopo gli ultimi deludenti risultati contro avversari sulla carta abbordabili – i bianconeri saranno costretti a fare punti contro squadre ben più temibili.

LA PRESENTAZIONE DEL MATCH – Tre sconfitte nelle ultime quattro gare, con solo punto racimolato. Bastano questi numeri per far capire la delicatissima situazione in casa Ascoli. Sembrano lontani anni luce i cinque risultati utili consecutivi conquistati dal Picchio, e invece era solo un mese fa. I 35 punti in classifica totalizzati al 1 marzo avevano – se non spianato – di certo messo in discesa la rincorsa alla salvezza dei bianconeri. Ora invece, siamo ad aprile, la stessa classifica piange: l’Ascoli si è spostato di un solo gradino ed è a quota 36. A +1 sulla zona playout, a sole due lunghezze di distanza dall’incubo retrocessione diretta. E con gli scontri diretti (quasi) tutti a sfavore. C’è da rimboccarsi le maniche. Perché la strada che porta alla permanenza in B è maledettamente tortuosa e in salita. E soprattutto perché da qui in avanti sprofondare ancor più in basso e non risollevarsi sarà fin troppo facile. Ora più che mai i ragazzi di mister Mangia devono mettere in campo tutto quello che hanno. Orgoglio. Grinta. Cattiveria agonistica. Nove finali al termine del torneo. Adesso non si può davvero più sbagliare.

QUI PERUGIA – Contro il Perugia sarebbe dovuta essere un banco di prova certo importante, ma da vivere con la consapevolezza di poter commettere un passo falso. Tra Avellino, Pro Vercelli e Vicenza l’Ascoli avrebbe dovuto raccogliere almeno 4 o 5 punti, tanto per tirare una boccata d’ossigeno e giocarsela contro gli umbri con la spensieratezza di chi ha un discreto margine dalle acque torbide. E invece il match del ‘Renato Curi’ assume una valenza fondamentale. I Grifoni hanno vinto 4 delle ultime 5 gare, non hanno mai perso nel mese di marzo e sono a soli 3 punti dai playoff. E con un calendario alla portata da qui alla fine, i biancorossi di Bisoli sanno di poter davvero centrare una delle prime otto posizioni in classifica. Il Perugia segna poco (appena 32 gol, solo Como e Modena ne hanno realizzati meno), ma incassa ancor meno (28 reti finora, è la seconda miglior difesa del torneo). A differenza dell’Ascoli che segna poco (32 gol, proprio come il Perugia), ma ne subisce a valanga (addirittura 50 fino a oggi). Sarà durissima. Il Picchio è chiamato a una vera e propria impresa spinto dagli 800 tifosi che – come sempre – seguiranno la squadra per non far mancare il proprio decisivo contributo nella battaglia per la salvezza.

I PRECEDENTI – Tanti i precedenti in terra umbra, ben 21, tra Perugia e Ascoli nel corso della loro storia calcistica. In campionato – escluso dunque lo 0-0 in Coppa Italia del 1972/73 – il bilancio è nettamente a favore del Grifo: 13 le vittorie per i padroni di casa, 4 i pareggi e solo 3 exploit bianconeri. Le ultime tre sfide disputate in ordine cronologico hanno visto sempre trionfare il Perugia: 3-2 in Lega Pro nel 2013/14, 2-0 in B nel 2004/05 e 3-1 sempre in B nel 1994/95. Per l’ultima gioia targata Picchio in trasferta bisogna fare un bel balzo indietro. Serie B, stagione 1985/86: l’Ascoli si impose 4-0 grazie a una super tripletta di Barbuti. Trent’anni dopo il Picchio spera di ripetere l’impresa…

LA TERNA – A dirigere l’incontro sarà Riccardo Ros della sezione di Pordenone. Al suo fianco gli assistenti Antonio Santoro della sezione di Catania e Claudio Lanza della sezione di Nichelino. Sarà una prima assoluta per il fischietto con l’Ascoli, in questa stagione neppure il Perugia è mai stato arbitrato da Ros.

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