Presentati i candidati del Movimento 5 Stelle per le Regionali di maggio
Il Movimento 5 Stelle presenta i suoi candidati per le Regionali di maggio. Non solo, ma presso la Sala Docens di Piazza Roma, è stato sviscerato nel dettaglio il rapporto tra ambiente e lavoro.
I PROTAGONISTI- Presente la deputata pentastellata Patrizia Terzoni, che ha illustrato ai presenti come la green economy rappresenti un’arma in più da sfruttare per creare posti di lavoro. “Appena arrivati in Parlamento -sostiene l’onorevole- abbiamo avviato un’inchiesta sulla green economy ed abbiamo capito la sua reale importanza. Grazie ad un nostro provvedimento inserito nella Legge di Stabilità 2014 (e sino al 2017), le detrazioni per l’ecobonus sono arrivate al 65% e per le ristrutturazioni al 55%. Oltre 240.000 posti di lavoro sono stati creati, sicuramente stiamo parlando di lavori temporanei –continua la deputata fabrianese- ma comunque è un investimento per le generazioni future. Oltre a ridurre le emissioni di CO2, l’obiettivo è quello di incrementare l’uso delle rinnovabili per la nostra salute e per la nostra economia.”
A fungere da moderatore il consigliere comunale dei cinque stelle Massimo Tamburri: “L’ambiente è la salvaguardia per le nostre future generazioni, e preservarlo significherebbe mettere in salvo la nostra economia. Se distruggiamo l’ambiente, distruggiamo l’ultimo patrimonio rimastoci. La nostra è una politica diversa che cerca di capire i problemi della gente e li prova a risolvere con l’aiuto di tutti. In consiglio assistiamo a situazioni imbarazzanti tra sinistra e destra che si insultano a vicenda. Secondo me sono concetti vecchi di 20 anni, e l’ultima spiaggia per questo cambiare questo paese siamo noi.”
I CANDIDATI- Hanno preso parola tre dei quattro candidati per le prossime elezioni Regionali di maggio: Alessandra Mora, Peppe Giorgini e Serafino Angelini.
Peppe Giorgini, 62enne di San Benedetto del Tronto, ha mostrato grande conoscenza delle problematiche riguardanti il Piceno: “La nostra regione è la peggiore per quanto riguarda il numero di siti inquinati da bonificare. Allo stesso tempo vorrei soffermarmi sul dato della disoccupazione giovanile di Ascoli, arrivata fino al 50% . Pensate quanto lavoro si potrebbe creare, impiegando questi giovani (quasi tutti diplomati o laureati) nella gestione di questi siti. Il nostro ambiente è stato inquinato dal modo mafioso architettato dai nostri politici: i soldi che dovrebbero essere destinati per la riqualificazione e la bonifica ambientale, finiscono nelle tasche di amici degli amici. Ad Ascoli è incredibile come la Restart stia gestendo la situazione su un’area di oltre 25mq. Qui c’è la grafite, che come ben sapete è radioattiva. E la soluzione che propongono è quella di pagare la bonifica, che invece spetterebbe alla Carbon in un paese normale, in cambio di metri cubi di edifici. Incredibile anche la situazione della discarica a Campolungo: abbiamo fatto analizzare il percolato ed è risultato assai nocivo. La presenza del Tronto nelle circostanze è un problema che le il comune ha incredibilmente risolto spostando il letto del fiume. Ascoli è la città dei sordi, perché non è possibile fare finta a tutto ciò. Poi l’acqua inquinata arriva a San Benedetto, e il nostro sindaco Gaspari si vanta della bandiera Blu di non so cosa. Il futuro è rappresentato dalle rinnovabili, e quindo il fotovoltaico organico, gli studi sui moti ondosi e le nanotecnologie: tutte cose che dovranno ostacolare gli incentivi scandalosi agli idrocarburi, che le multinazionali spingono ad avere dal Governo centrale.”
Serafino Angelini, geologo che lavora in un’azienda privata toscana, ha continuato sulla linea del collega: “Il nostro mare è una pozzanghera. Solo il 10% dell’acqua riesce a circolare e ad uscire verso sud. Parte dell’inquinamento marittimo va dato anche alle trivellazioni indecenti compiute lungo la costa adriatica. In Scandinavia preservano i loro paesaggi applicando royalties tra il 75 e l’80%, mentre da noi oscillano tra il 4 e il 7%. Tutto si ripercuote sui cittadini, che mangiano pesce inquinato e di bassa qualità. Andare in regione significa anche introdurre nuove misure per la pesca, e trovare un accordo con i pescatori per rivedere il fermo pesca di agosto. Andremo lì ad usare il buon senso, cosa che mai nessuno ha usato per non perdere i propri privilegi. Investire nella prevenzione del nostro territorio è una delle prime necessità. Sicuramente arriveremo ad Ancona e lì tratteremo e studieremo tutti questi temi.”
Alessandra Mora invece ha voluto sottolineare l’importanza di dare lustro al lavoro e al cambiamento grillino: “Il nostro obiettivo è quello di cambiare le regole del gioco. L’ambiente è una risorsa da preservare per consegnare un mondo migliore ai nostri figli. La politica degli ultimi tempi si sta mostrando inconcludente e la nostra presenza porterà sicuramente un cambiamento radicale.”
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