Prevenzione, nuovi bisogni e liste d’attesa nella Giornata mondiale della vista 2025
Prevenzione, nuovi bisogni e liste d’attesa nella Giornata mondiale della vista 2025
L’importanza della prevenzione per contrastare l’insorgenza e il decorso di patologie che portano anche alla cecità, il grave stallo delle liste d’attesa e i mezzi per garantire ai pazienti controlli nei tempi giusti.
Alcuni tra i maggiori esperti del settore oculistico a livello regionale e nazionale hanno partecipato alla conferenza stampa promossa dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici) di Ascoli Piceno e Fermo in collaborazione con la Iapb, l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità. L’occasione: la Giornata Mondiale della Vista 2025 che sarà celebrata giovedì 9 ottobre.
Sono intervenuti il Direttore U.O.C. Oculistica della Ast di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, Luca Cesari, il componente della direzione nazionale Iapb Italia, Giorgio Ricci, in collegamento da Roma, il delegato Marche della Iapb, Adoriano Corradetti, e la presidente Uici territoriale, Gigliola Chiappini.
“La giornata mondiale della vista richiama l’attenzione sulla prevenzione, che in realtà andrebbe svolta 365 giorni l’anno perché la diagnosi precoce serve a trattare in tempi rapidi e veloci patologie spesso silenti che potrebbero portare all’inevitabile riduzione della capacità visiva, fino alla cecità” ha sottolineato il dott. Cesari che si è anche soffermato sui ritardi causati dalle liste d’attesa.
“Le liste d’attesa ci sono, è inutile nascondersi – ha spiegato Cesari -. Fortunatamente ci sono anche i mezzi che ci aiutano a bypassarle in caso di urgenza: sono i codici di priorità, che riguardano tutte le prestazioni di primo e secondo livello. In base alla sensibilità dei professionisti, le persone che hanno bisogno di controlli approfonditi devono essere indirizzate nei centri utilizzando questi criteri, per poter diagnosticare ed eventualmente trattare in tempi più rapidi le loro patologie”.
Cuore della conferenza stampa è stata anche la collaborazione tra i diversi protagonisti della prevenzione: la sanità pubblica, referente primario ed essenziale, le Uici e la Iapb. “Una sinergia – ha spiegato Giorgio Ricci – che penetra sempre più nei territori creando progetti pilota e buone prassi da esportare, con una attenzione speciale per la salute degli occhi dei più piccoli. In questa settimana di prevenzione sono impegnate 96 sezioni, quindi province, in tutta Italia con eventi, screening e conferenze stampa per ricordare la Giornata Mondiale della Vista promossa sia dall’Oms che dalla Iapb: contemporaneamente, in decine di Paesi nel mondo si celebrata questa Giornata”.
Mentre la necessità di creare un canale diretto tra l’Uici e la sanità pubblica “per indirizzare al meglio le persone che si rivolgono alla nostra associazione” è stata evidenziata da Adoriano Corradetti.
“Come presidente negli anni ho conosciuto tanti soci – ha raccontato Gigliola Chiappini – tante persone arrivate quando la patologia era presente. E quando non si poteva più tornare indietro, l’Unione ha dato una risposta. Crediamo moltissimo nella prevenzione delle patologie. Il dott. Cesari le ha elencate praticamente tutte e devo dire che ritrovo i miei soci in ognuna di loro. Le persone che arrivano qui hanno un grande lutto da affrontare perché chi perde la vista deve accettare una perdita enorme. Li troviamo in uno stato di profonda depressione e uno dei nostri obiettivi è proprio restituire a queste persone la voglia di ricominciare a vivere. L’altro è che, attraverso la prevenzione, sempre meno persone siano costrette a subire questa perdita”.
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