Proiezione "La Trattativa", grande successo per il film di Sabina Guzzanti

Grande successo al cinema Piceno per la proiezione del film “La Trattativa” di Sabina Guzzanti. L’evento, organizzato dal Movimento 5 Stelle, ha riscosso tantissima partecipazione dai cittadini ascolani. A fare gli onori di casa sono stati i due consiglieri comunali, Giacomo Manni e Massimo Tamburri, mentre Valerio Camela ha rappresentato il “Movimento Agende Rosse – Giuseppe Di Matteo” di Ascoli Piceno. Il pubblico ha poi rivolto domande alla Guzzanti, il quale ha risposto con peculiarità.

LA TRAMA DEL FILM – La vicenda nota come “trattativa stato mafia” è al centro del racconto. Grazie a un gruppo di attori, tra i quali la stessa Guzzanti, interviste, immagini e documenti di repertorio e animazioni grafiche rivivono alcuni degli episodi più rilevanti della “Trattativa” , dando vita a un racconto che tenta di chiarire di cosa si parla veramente quando ci riferisce all’intricata vicenda. Si parte dagli anni ’90 quando nell’Italia centro meridionale nascevano decine di movimenti politici autonomistici che facevano riferimento a Stefano Delle Chiaie, Licio Gelli e ad ambienti malavitosi per arrivare al 2013, quando parte il processo sulla trattativa tra Stato e Mafia, passando per gli attentati a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e l’arresto di Totò Riina. Transitato alla 71a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia il film-inchiesta di Sabina Guzzanti, che ne è anche sceneggiatrice e interprete tenta di ricostruire la “trattativa stato mafia” attraverso un racconto omogeneo, non ricostruendo una “versione oggettiva” della vicenda ma chiarendo di cosa si tratta: “Di cosa si parla quando si parla di trattativa? Delle concessioni dello stato alla mafia in cambio della cessazione delle stragi? Di chi ha assassinato Falcone e Borsellino? Dell’eterna convivenza fra mafia e politica? Fra mafia e chiesa? Fra mafia e forze dell’ordine? O c’è anche dell’altro?”. L’approccio alla complicata “faccenda” non disdegna note umoristiche e satira, da sempre fedeli compagne delle “critiche” di Sabina Guzzanti. Nelle note di regia leggiamo: “La sfida più grande è stata proprio questa: riuscire a trasformare un mucchio di libri, articoli, di verbali, ore e ore di registrazioni di sedute processuali, in una storia. Tra gli interpreti molti esordienti, come Enzo Lombardo, Sabino Civilleri, e volti noti come Claudio Castrogiovanni (“Il capo dei capi” e “Il Restauratore” in tv e al cinema “Malena” e “Terra Rossa”), Michele Franco (“Casa e bottega”, “La tempesta”, “Tutti i giorni della mia vita”, “Centovetrine” e “Fuori classe”), Ninni Bruschetta ( lo ricordiamo per i ruoli in “La squadra” e “Squadra Antimafia”, “Distretto di Polizia”, oltre al cult “Boris”, e a varie miniserie come “L’ultimo padrino”). Nel ruolo di direttore della fotografia Daniele Ciprì.

Sabina Guzzanti, domenica, ha poi voluto portare il suo saluto ai 113 dipendenti della Prysmian, incoraggiandoli a non mollare. L’attrice ha anche espresso il proprio disappunto verso la decisione della multinazionale.


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