Prosegue il percorso per la valorizzazione culturale del Carnevale di Ascoli, incontri all’Ipsia moda, al Palafolli e al Circolo cittadino per le Giornate Fai
L’associazione “Il Carnevale di Ascoli” ha ripreso il proprio percorso culturale per far conoscere e valorizzare la storia, le radici del Carnevale, le sue origini – tra le più antiche a livello italiano – e i suoi valori. Un percorso che il presidente dell’associazione Marco Olori insieme al consiglio direttivo ha intrapreso attraverso alcune tappe significative che spaziano dal mondo della scuola a quello del teatro di strada, per arrivare al concetto del Carnevale come patrimonio culturale con una speciale iniziativa nell’ambito delle importanti Giornate d’autunno del Fai (Fondo ambientale italiano).
L’approccio con i giovani studenti, in una prima fase, è avvenuto grazie a un incontro all’Ipsia Moda di Ascoli, dove la delegazione dell’associazione ha raccontato ai ragazzi della nascita e della storia della kermesse carnascialesca ascolana parlando anche delle maschere tradizionali, delle loro origini, dei costumi. Un incontro che potrebbe aprire in prospettiva anche una positiva collaborazione tra scuola e associazione.
La seconda tappa del “viaggio” per valorizzare sempre più il Carnevale ascolano per il suo spessore e valore culturale anche come teatro di strada ha visto l’associazione presente, a fine settembre anche al progetto europeo “Myma-Miti e maschere”, con la Compagnia dei Folli che ha ospitato, al Palafolli, realtà provenienti da tutta Europa con la partecipazione anche del Centro maschere e strutture gestuali “Amleto e Donato Sartori”, dell’associazione Open Street Aibsl (Belgio), la compagnia Cirq’O Vent (Francia) e di Proscenium (Polonia). Il presidente Olori, con le sue parole tradotte in inglese per gli ospiti europei, ha anche in questo caso tratteggiato la storia e le originali caratteristiche del Carnevale ascolano.
La terza iniziativa che ha visto il Carnevale protagonista, lo scorso 10 ottobre, alle Giornate del Fai, nella cornice del Circolo cittadino teatro delle tradizionali serate da ballo in maschera, intitolata proprio “Storie in maschera: il Carnevale e il Circolo cittadino”, è nata dalla collaborazione del Gruppo Giovani del Fai con l’associazione carnascialesca rappresentata da Marco Olori in compagnia del pedagogo e regista Francesco Aceti e di Amedeo Lanciotti e Roberto Lauretani rispettivamente nei panni di Buonumor Favorito e Lu Sfrigne.
“Un apprezzato momento di confronto – spiega il presidente Olori – che è servito, anche in questo caso, per parlare di Ascoli e il suo Carnevale storico, rimarcando anche la recente ricerca che ne ha confermato l’esistenza dal 1229 collocandolo tra i più antichi del mondo, mentre scorrevano le suggestive e preziose immagini fotografiche dell’archivio del compianto Riga”.
A margine di questa iniziativa, le due maschere tradizionali Buonumor Favorito e Lu Sfrigne hanno voluto farsi immortalare davanti all’opera dedicata proprio al Carnevale realizzata dall’artista ceramista Barbara Tomassini e installata lungo corso Vittorio Emanuele ad Ascoli.
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