Quintana in lutto: è morto Emilio Nardinocchi, storico console di Solestà
Lutto ad Ascoli e nel mondo della Quintana: a 88 anni si è spento Emilio Nardinocchi, storico console del sestiere di Porta Solestà.
UN UOMO ENCOMIABILE – Il decano – sempre presente dalla prima all’ultima edizione della Quintana – era affetto da una malattia incurabile. Nonostante questo, ha voluto partecipare alla rievocazione storica sempre e comunque. Da vero ascolano. Uno spirito e una forza encomiabile.
IL GIGANTE ASCOLANO – Emblematico il post pubblicato da Massimiliano Brugni sulla propria pagina Facebook relativo a circa un anno fa. Era il 4 agosto 2014 e questo scriveva l’assessore: “Ieri ho visto un gigante… Passata la Quintana, fatti i complimenti a Solestà, volevo soffermarmi su quello che ho visto ieri al campo di gara. Ho visto un console, Emilio Nardinocchi, sofferente ed affaticato dagli anni farsi accompagnare al campo, vestito alla perfezione, orgoglioso e fiero del suo ruolo e della “sua” quintana (presente fin dalla prima edizione), mettersi, come ha sempre fatto, davanti ai suoi colori per rappresentare il suo sestiere.
Mai parole riusciranno a raccontare quella scena, sinceramente una grande lezione di stile e attaccamento per tutti noi. Il palio del sessantennale e’ finito nelle sue mani. Rispetto per questo gigante. Un onore aver fatto la Quintana con lui. Un esempio per tutti.
Questi sono gli ascolani“.
L’ULTIMO SALUTO – Anche il sestiere di Porta Solestà ha voluto rendere omaggio all’indimenticabile Emilio Nardinocchi: “Ci ha lasciato il nostro Console. Emilio Nardinocchi sta a Porta Solestà come il Sole al Ponte. Un simbolo, forse anche di più, è stato per sessanta volte la guida del nostro Sestiere. Fiero autorevole ma sempre con il sorriso stampato sulle sue labbra. Presente in ogni dove, è diventato negli anni il fratello, il papà, il nonno, che ogni Solestante avrebbe voluto. E così è stato perché Emilio non si è mai negato a nessuno e ad ogni evento gialloblù è stato sempre in prima linea insegnandoci Etica Rispetto e soprattutto Amore per la Quintana. Abbiamo avuto una grande fortuna nell’averlo avuto per tanti anni con Noi e tra Noi. Un patrimonio di ricordi che il tempo non potrà mai scalfire. Ciao Console guidaci da lassù con le altre stelle gialloblù“.
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