REDAZIONALE- Dal 1991 il Mercatino Antiquario di Ascoli coniuga bellezza, memoria e unicità

Il Mercatino Antiquario di Ascoli è uno degli appuntamenti fissi sotto le Cento Torri da ben 34 anni. In quei week end, le strade del centro si riempiono di oggetti storici e non solo, capaci di attirare sempre un gran numero di persone che si mettono alla ricerca di un oggetto che magari stavano cercando da anni e che riescono ad avere proprio cercando tra queste bancarelle.

L’importanza del Mercatino per la città

“Il Mercatino di Ascoli Piceno è molto più di un semplice appuntamento commerciale: è un momento di vita cittadina, un patrimonio che unisce passato e presente. Nato nel 1991 dalla passione di mio padre Gianni, ha saputo crescere con la città, diventando un punto di riferimento per collezionisti, appassionati e curiosi. È un’occasione per riscoprire la bellezza dell’artigianato, del riuso creativo e della memoria storica, dando nuova vita a oggetti che raccontano storie. Un aspetto particolarmente prezioso è il recupero di oggetti storici legati al territorio: ceramiche, arredi, pubblicità d’epoca di attività locali, che per varie dinamiche commerciali erano stati dispersi in altre regioni d’Italia. Grazie al Mercatino e ai venditori provenienti da tutta la penisola, questi pezzi spesso ritornano ad Ascoli, contribuendo a ricostruire e valorizzare la memoria storica locale. Per la città, è anche un volano economico e culturale che anima il centro, coinvolge le attività locali e crea un’occasione d’incontro e scambio che arricchisce tutta la comunità” dice Maria Brandozzi, da anni impegnata nell’organizzazione del Mercatino.

Il turismo e il Mercatino. Gli stranieri apprezzano questo tipo di iniziative?

“Assolutamente sì. Il Mercatino è molto apprezzato dai turisti, in particolare dagli stranieri, che trovano in questa iniziativa un’autentica espressione dell’identità marchigiana e italiana. I visitatori rimangono colpiti dalla bellezza della cornice storica di Ascoli Piceno, ma anche dalla qualità e varietà degli oggetti proposti: dal modernariato all’antiquariato, dai vinili ai libri antichi. Spesso tornano proprio per rivivere quell’atmosfera unica e accogliente che solo un mercatino vero, vissuto, può offrire. È anche un’opportunità per valorizzare il territorio, raccontandolo attraverso oggetti e storie”

Quali sono gli oggetti più apprezzati del Mercatino?

“Gli oggetti più amati sono quelli che sanno coniugare bellezza, memoria e unicità. Vecchi dischi in vinile, libri rari, ceramiche artigianali, fotografie d’epoca, piccoli arredi, gioielli vintage e strumenti d’uso quotidiano del passato: ogni bancarella è un viaggio nel tempo. In particolare, i pezzi legati alla tradizione marchigiana riscuotono grande interesse: tessuti antichi, utensili rurali, giocattoli in legno, ma anche oggetti di design degli anni ’60 e ’70 che oggi sono tornati di moda. Un trend in forte crescita riguarda il vintage nell’abbigliamento, sempre più ricercato da giovani e non solo, seguendo le tendenze affermate soprattutto nel Nord Europa. Capi unici, di qualità, con uno stile che unisce sostenibilità e originalità: un modo per esprimere sé stessi, rispettando il passato e l’ambiente”

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