Renzo Rosso, prima la lettera alla Gazzetta poi il chiarimento: "Chapeau per l'Ascoli e la sua storia"
In una calda domenica estiva di luglio, ci ha pensato il patron del Bassano Renzo Rosso a rendere più vigorosa questa giornata. Il numero uno dei veneti direttamente dalla Grecia, dove si trova per le ferie, ha scritto una lettera alla Gazzetta dello Sport.
LA LETTERA – Nell’articolo pubblicato dal giornale sportivo di Milano, Rosso tira di mezzo anche l’Ascoli. “…Oggi il Bassano, la squadra che ho rilevato 20 anni fa, una società modello dal punto di vista manageriale e finanziario, e il cui settore giovanile è un esempio per tutti, dovrebbe essere ripescata per andare in B (visto che è arrivata prima in campionato e seconda ai play-off) ma il regolamento, il sistema (o come dico io, giochi politici e di potere) non lo permetteranno, e legittimeranno invece la promozione di altre squadre che non hanno né i mezzi, né i meriti sportivi per farlo. Come ad esempio è probabile che l’Ascoli venga ripescato per la serie B pur essendo stato eliminato all’inizio dei play-off ed essendo arrivato secondo in campionato. L’Italia è stanca di questa ingiustizia e del malaffare…”
LE SCUSE E IL CHIARIMENTO – Evidentemente patron Rosso si è reso conto di aver preso una cantonata nel mettere di mezzo il nome dell’Ascoli e da subito ha corretto la mira. Dalla prima mattinata tanti sono stati i post sulla sua pagina Facebook, e non solo di tifosi bianconeri, che hanno criticato questa parte dell’articolo. Da buon esperto di comunicazione, il presidente del Bassano ha fatto marcia indietro ed ha dichiarato: “Io contesto due valutazioni differenti nello stesso campionato. Mentre per l’Ascoli, come giusto che sia, qualora fosse riconosciuta responsabilità diretta del Teramo sarà serie B, a noi non sarà riservato lo stesso trattamento per la vicenda del Novara. Infatti i piemontesi hanno ricevuto qualche giorno fa 2 punti di penalizzazione per la mancata deposizione alla Co.vi.so.c dei documenti attestanti i regolari pagamenti delle ritenute Irpef dei propri tesserati da scontare nel prossimo campionato cadetto e non nell’ultimo di Lega Pro, nonostante la penalità faccia riferimento all’ultima stagione. Massimo rispetto per l’Ascoli e per i suoi passati sportivi gloriosi.”
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