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Rescindere il contratto con la Saba: pareri contrastanti
Uno dei problemi maggiormente sentiti dagli ascolani è quello relativo ai parcheggi. Tante sono le proteste dei cittadini nei confronti della Saba, la multinazionale spagnola che gestisce i parcheggi.
ANOMALIE – Il contratto tra l’amministrazione comunale e la Saba è stato stipulato nel 2002. Un contratto, come spesso accade in Italia, fortemente a favore del privato. Diverse clausole presenti nella convenzione, tuttavia, non sono state rispettate dalla multinazionale spagnola, come ad esempio il numero di parcheggi pubblici a pagamento che il Comune non è mai riuscito a garantire il quantitativo stabilito dal contratto. La concessionaria, infatti, avrebbe realizzato un numero di spazi eccedenti a quelli autorizzati. Non solo. Alcuni di essi sono addirittura non in regola con i requisiti di regolarità prescritti nel codice della strada.
M5S ALL’ATTACCO – Nei giorni scorsi il M5S di Ascoli ha consegnato tutta la documentazione relativa alla convenzione stipulata tra il Comune e la Saba all’onorevole Donatella Agostinelli, il quale analizzerà, insieme ai legali pentastellati, la possibilità di recesso del contratto. “A nostro avviso ci sono tutte le condizioni affinché si possa percorrere questa strada – ha affermato il portavoce grillino Massimo Tamburri – anche perché provarci ha un costo pressochè irrisorio. Vorremo capire soltanto quali siano le vere intenzioni di Castelli”.
COSTO ELEVATO – “Noi restiamo vigili su questa situazione – ha affermato il sindaco Guido Castelli al nostro portale – attualmente è difficile pensare a una risoluzione del contratto con la Saba, poiché i costi sarebbero notevoli. Per il riacquisto dei parcheggi il Comune dovrebbe pagare una cifra superiore ai 7 milioni di euro, oltre a dover restituire alla Saba il costo degli investimenti sostenuti almeno per la parte mancante del piano di ammortamento. Attualmente non è una strada percorribile, se il M5S o altri partiti hanno delle soluzioni noi siamo pronti ad ascoltarle”.
Una cosa è certa: gli ascolani sono stufi della Saba!
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