Riapre la SP 64 “Nursina”

Con il completato dell’intervento di messa in sicurezza e ripristino della Strada Provinciale 64 “Nursina” oggi è stato compiuto un altro passo avanti nel percorso di rinascita dell’Appennino centrale. Si tratta di un’infrastruttura dall’importanza rilevante, nell’ambito del  collegamento interregionale tra le Marche e l’Umbria, che attraversa i territori del Comune di Arquata del Tronto. Ringrazio il Presidente Francesco Acquaroli per la suo costante impegno in favore dei nostri territori e  l’Anas, sia il lavoro svolto in questa occasione che per l’opera complessiva di miglioramento e ammodernamento della rete che sta compiendo nel cratere. E’ significativo che questa inaugurazione cada in una data particolarmente importante e simbolica, dal momento che oggi è la Festa di San Benedetto da Norcia.”.

Lo ha detto il Commissario Straordinario al sisma 2016 che questa mattina ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione della “Nursina”, Strada Provinciale che aveva subito danni a seguito del sisma del 2016. L’arteria rappresenta un itinerario interregionale alternativo rispetto alla S.S. 685 “Tre Valli Umbre”, e collega nuclei importanti come Tufo e Capodacqua al resto del territorio. Alla cerimonia erano presenti tra gli altri l’Assessore regionale Andrea Maria Antonini, il Presidente della Provincia di Ascoli Sergio Loggi e il Sindaco di Arquata del Tronto Michele Franchi.

“La S.P. 64 Nursina – aggiunge Castelli – è molto più di una strada: è una delle arterie necessarie per ricucire quei collegamenti nell’Appennino centrale che sono fondamentali per far uscire i le nostre comunità dal loro lungoisolamento. Il suo ripristino rappresenta non solo un’opera tecnica rilevante, ma anche un segnale nei confronti dei nostri cittadini che da anni attendono di rivedere i territori interni pienamente connessi e accessibili. Restituire funzionalità e sicurezza a questa infrastruttura significa incentivare il turismo, supportare la vita quotidiana, l’economia locale e la ricostruzione sociale di queste aree duramente colpite.”

Il tratto, di quasi 15 chilometri della “Nursina”, era stato gravemente danneggiato dagli eventi sismici, con numerosi dissesti che avevano reso necessaria la chiusura al traffico e l’avvio di un articolato piano di ricostruzione e consolidamento. L’intervento conclusivo, del valore di oltre 15 milioni di euro, ha previsto opere strutturali di consolidamento della scarpata di valle mediante paratie di pali, e il rafforzamento della scarpata di monte attraverso reti chiodate e geostuoie.


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