San Benedetto ospita 17 ragazzi ucraini

Nella mattinata di oggi, il sindaco Antonio Spazzafumo, insieme agli assessori Laura Camaioni, Cinzia Campanelli, Lia Sebastiani e Andrea Sanguigni, ha ricevuto in sala consiliare un gruppo di diciassette giovani cittadini Ucraini che, con le loro accompagnatrici, sono stati accolti nel Piceno per trascorrere un periodo di quiete al riparo dagli orrori della guerra che imperversa ancora nella loro nazione.
Il gruppo di giovani, proveniente dalla città di Nikopol, nell’oblast di Dnipropetrovs’k, nei pressi della centrale nucleare di Zaporižžja, tristemente famosa per la cronaca della guerra in corso, si trova in Italia come molti altri gruppi di giovani ucraini grazie al progetto “È più bello insieme”, iniziativa di accoglienza promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana e realizzata con il supporto delle Caritas e delle ACLI, nonché la partecipazione di diverse Diocesi italiane.
Il gruppo di giovani ha incontrato il Sindaco che ha voluto portare loro il saluto dell’Amministrazione e il benvenuto da parte di tutta la comunità sambenedettese. Nel suo intervento, il Primo Cittadino ha espresso l’augurio che i giovani ospiti e le loro accompagnatrici possano trovare un po’ di pace nella Riviera delle Palme e portare con loro il ricordo di un territorio che li ha accolti volentieri, in amicizia e fratellanza, in un momento di grande difficoltà per tutto il popolo ucraino.
I due gruppi si sono quindi scambiati alcuni doni in segno di benvenuto e gratitudine, con la delegazione ucraina che ha presentato al sindaco due oggetti: un bouquet di grano, raccolto quest’anno dai campi di Nikopol, e un piccolo dipinto realizzato con lo stile tipico dell’arte pittorica ucraina.

Articolo Precedente

Protocollo d’Intesa, promosso dal Perfetto di Ascoli Piceno “Rete - Donna” tra Istituzioni pubbliche, Associazioni di categoria, del terzo settore, Organizzazione Sindacali e Ordini Professionali.

Articolo Successivo

Incubatrice che simula il grembo materno per la neonatologia del ‘Mazzoni’ donata all'Ast da Magazzini Gabrielli