Sanità, Cipollini (Cisl ) attacca: “AST, sale la tensione”

“Sale, sotto ogni punto di vista, la tensione nel personale della AST di Ascoli Piceno. A distanza di anni, infatti, restano insolute le maggiori, gravissime problematiche sindacali, a partire dalla mancata erogazione di emolumenti, quantificati in diverse migliaia di euro per ciascun dipendente, alla grave carenza di personale, in particolare sanitario e la gestione dello stesso, mobilitato, con disposizioni verbali, in via provvisoria, da un reparto all’altro, a prescindere dalle specifiche professionalità, con la conseguente dequalificazione del servizio offerto all’utenza. La macroscopica carenza di risorse finanziarie, non solo impedisce di effettuare le necessarie assunzioni, ma addirittura ha imposto alla direzione l’emanazione di circolari finalizzate al contenimento della spesa, a partire dal sostanziale blocco del lavoro straordinario, alla drastica riduzione delle prestazioni aggiuntive, fino ad arrivare, nel bimestre precedente, a bloccare l’assegnazione ai reparti dei presidi sanitari. Una situazione senza precedenti che sta alimentando le tensioni ormai diffuse anche tra i quadri intermedi, a seguito di diversi deleteri atteggiamenti autoritari che sicuramente non favoriscono le proficue relazioni ed il conseguimento degli obiettivi. L’ accattivante atteggiamento e la professionalità del direttore generale, di per sé, non sono elementi sufficienti a risolvere la drammatica situazione, in particolare finanziaria, della nostra sanità pubblica la quale, invece, ha bisogno di maggiori risorse che solo la Regione Marche, attraverso il piano di riparto, può erogare. Per tale motivo non risulta indifferente l’individuazione del nuovo assessore alla sanità in quanto il martoriato Piceno necessita di essere equiparato, almeno per il fondamentale diritto alla salute, alle altre realtà della regione” Lo dice Giorgio Cipollini della Cisl


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