Sarà un Natale freddo per le Diocesi del Piceno. Imposizioni e avvicendamenti operati dall’Arcivescovo Palmieri non convincono le comunità locali

 

Le Diocesi di Ascoli e San Benedetto-Montalto-Ripatransone si preparano a vivere un Natale sottotono tra divisioni interne, malumori e ordini da eseguire. Un clima teso prodotto da una quasi totale impossibilità di dialogo e confronto. Le imposizioni dispotiche dell’arcivescovo Gianpiero Palmieri, uniti al rimpasto su larga scala operato in moltissime parrocchie di Ascoli, San Benedetto e zone rientranti nell’amministrazione diocesana, hanno raffreddato la fede e allontanato molti fedeli che dopo gli avvicendamenti operati ora fanno fatica a comprendere e trovarsi con le decisioni effettuate dal pastore delle comunità locali. Le nomine operate e le modalità adottate continuano a far discutere. Il parroco si sa che è sempre un punto di riferimento per l’intero quartiere e, quando si crea un legame profondo con i parrocchiani, poi lo spostamento di una figura del genere finisce inevitabilmente per generare dubbi, incertezze e riflessioni con l’inevitabile. Con il conseguente rischio di avere messe domenicali meno partecipate e andare incontro alla possibilità di vedere chiese svuotate. La notizia delle ultime ore ci dice che monsignor Palmieri è stato eletto nuovo consulente ecclesiastico di Ucid Marche (Unione cristiana imprenditori dirigenti) attraverso una nomina individuata dai vescovi della Conferenza episcopale marchigiana. Un nuovo incarico dopo quelli che lo vedono anche vicepresidente per l’Italia centrale della Cei (Conferenza episcopale italiana) e delegato per la pastorale sociale, del lavoro e per la dottrina sociale della Chiesa.

L’ultima investitura ricevuta però non resta che un’altra spilletta da appendere alla giacchetta. Lo scoramento e l’incertezza che circolano tra i prelati, con effetti a cascata sui fedeli, continuano a regnare incontrastati nella realtà quotidiana di tante parrocchie delle due città picene e dell’intera provincia. Inoltre alcuni sacerdoti riferiscono che il vescovo alcune settimane fa li avrebbe convocati per usare nuovamente il pugno duro. Qualcuno addirittura rivela che l’arcivescovo Palmieri nel corso degli anni avrebbe confessato alcuni di loro – una prassi non ammessa poiché in grado di violare la distinzione necessaria tra foro interno (coscienza, confessione, direzione spirituale) e foro esterno (governo ecclesiastico, scelte ministeriali, provvedimenti amministrativi o disciplinari) – per poi utilizzare quanto rivelato in sede di confessione per influenzare nomine, incarichi o decidere percorsi pastorali. Una pratica, tra l’altro, vietata anche dal diritto canonico e ben delineata nel testo di Dysmas De Lassus dall’eloquente titolo ‘Schiacciare l’anima. Gli abusi spirituali nella vita religiosa’.

L’interminabile lista di spostamenti imposti da Palmieri nel Piceno. Ad Ascoli nella parrocchia di San Pietro Martire ad Ascoli Piceno è stato nominato parroco don Francesco Guglietta che era viceparroco della stessa comunità. A Santa Maria Goretti e San Marcello don Daniele De Angelis sarà affiancato da don Dino Pirri come collaboratore parrocchiale. Nella parrocchia di San Giacomo della Marca ci sarà Luca Censori al fianco l’attuale parroco don Carlo Lupi. Quest’ultimo assumerà anche il ruolo di rappresentante legale della parrocchia di Venagrande dove l’amministratore parrocchiale sarà don Destin Kinkala. Ad Arquata è stato nominato don Marian Claudiu Bojore. Il parroco delle parrocchie di Offida sarà don Giuseppe Bianchini. A Colli del Tronto-Castorano don Mauro Servidei, oggi parroco moderatore, sarà affiancato da don Freddy Michael Okamba. Nelle parrocchie di Monsampolo e Stella a don Andrea Tanchi si aggiungerà il collaboratore don Alessio Cavezzi. Nelle parrocchie di Villa Sant’Antonio e Santa Maria di Castel di Lama–Piattoni don Paolo Sabatini, attuale parroco, avrà come parroco in solido don Silvio Giampieri. Nella parrocchia di Sant’Egidio in Ripaberarda sarà amministratore parrocchiale don Massimo Zorzin. A Sant’Egidio alla Vibrata-Paolantonio-Faraone verrà costituta l’unità pastorale affidata a don Marco Claudio Di Giosia. Don Elvezio Di Matteo rimarrà a Faraone come collaboratore parrocchiale. Il vescovo ha nominato responsabile dell’ufficio clero delle due diocesi don Luigino Scarponi. Nella parrocchia di Comunanza-Force-Montemonaco l’attuale parroco don Luca Rammella sarà affiancato da don Paolo Simonetti. A San Michele Arcangelo di Montelparo arriverà don Alfonso Rosati. Parroco della parrocchia di San Gabriele a Villarosa sarà don Francesco Ciabattoni con don Albert Kalafulacome collaboratore parrocchiale. Nella parrocchia della Santa Famiglia di Ragnola ecco don Luiss Reynaldo Sando val Vegas. La parrocchia Madonna di Fatima in Valtesino sarà affidata a don Leszek Okendzki. Nella parrocchia San Pio V spostato don Federico Pompei per inserire don Roberto Traini coadiuvato da don Bienvenu Napou. Nella parrocchia di San Basso a Cupra Marittima ci sarà don Matteo Calvaresi. Don Federico Pompei accompagnerà comunque le parrocchie di Cossignano e Trivio come amministratore parrocchiale, insieme a don Claudio Capecci. A Centobuchi nella parrocchia Regina Pacis don Armando Moriconi sarà affiancato da don Lorenzo Bruni e dal diacono David Galasso.

La parrocchia di San Nicolò a Monteprandone sarà presa in carico dai frati Minori e vedrà parroco padre Francoise Marie Kayij Ngoyi, mentre nella parrocchia Sacro Cuore di Gesù a Martinsicuro don Anselmo Fulgenzi vedrà l’affiancamento di don Vincent Ifeme e don Tojonirina Andrianasolo. Il neo ordinato don Francesco Bollettini resterà a Roma per proseguire gli studi e sarà collaboratore nella parrocchia della Madonna della Speranza a Grottammare. Don Giovanni Rossi, anche lui neo ordinato, proseguirà gli studi ad Ancona e sarà vicario parrocchiale a San Filippo Neri di San Benedetto. Don Domenico Poli e don Pino Raio stanno studiano Sacra Scrittura a Gerusalemme. A Roma don David Montalvo sta sostenendo gli studi in teologia morale e don Giorgio Del Vecchio quelli nel pastorale della disabilità, mentre don Gianmarco Lupini studia all’Accademia per diplomatici della Santa Sede. Infine Emanuele Sebastiani, studente a Roma di teologia biblica, è stato ordinato diacono il recente 7 dicembre.


Articolo Precedente

“Un dono in corsia”: Futura APS raccoglie oltre 500 giocattoli nuovi in 5 Comuni

Articolo Successivo

Successo del convegno “Le cooperative costruiscono un mondo migliore: il mondo cooperativo in Italia, nelle Marche e nel Piceno