Savona-Teramo, ora tutto torna. Corda: "Il presidente del Savona prese i soldi"
Ora sì. Tutto torna. Nel verbale della dichiarazione resa da Ninni Corda davanti ai rappresentanti della Procura Federale Marco Squicquero e Giampaolo Pinna si può evincere un quadro chiaro e conciso della presunta combine Savona-Teramo.
SAVONA-TERAMO, ILLECITO CONSUMATO – Corda ha dichiarato che è stato lui stesso a fare il nome del presidente del Savona davanti al procuratore federale Palazzi. “Mi disse anche che una parte dei soldi dati dal Teramo per vincere la gara era finita nelle tasche del presidente Dellepiane – ha dichiarato Corda -. Preciso che tra fine maggio ed inizio giugno mi sono incontrato con Marco Barghigiani in un centro commerciale che si trova appena fuori il casello autostradale di La Spezia. L’argomento da trattare nell’incontro doveva essere quello della trattativa con Di Nicola per l’acquisto delle quote del Savona. In occasione di tale incontro il Barghigiani mi disse che la trattativa non era andata in porto e mi confermò invece che era andata a buon fine la combine relativa alla gara Savona- Teramo relativamente alla quale io non avevo prestato il mio consenso. Durante la cena il Di Nicola mi chiese se potevo fare qualcosa per alterare il risultato di Savona — Teramo, nel senso che avrei dovuto assicurare la vittoria del Teramo. Mi disse che per assicurarsi la vittoria la società del Teramo era disposta a pagare complessivamente 70.000 euro. E che una parte di questa somma l’avrei potuta gestire direttamente io con alcuni giocatori. Da ciò desunsi che un’altra parte della somma sarebbe stata utilizzata direttamente dal Di Nicola per manipolare l’esito della gara attraverso altri canali. Preciso che al colloquio e alla proposta partecipava attivamente anche il Di Giuseppe entrando nel merito dei particolari della proposta illecita, confermando la disponibilità della citata somma di 70.000 euro. Io risposi subito negativamente in quanto non volevo fare una cosa del genere”.
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