Scontro Tornado, nessun chiarimento dal ministero della Difesa

Nessun chiarimento significativo offerto dal ministero della Difesa sullo scontro tra i due tornado che il 19 agosto scorso, si sono scontrati sui cieli di Ascoli Piceno. La deputata di Sel Lara Ricciatti all’indomani dell’incidente, aveva presentato un’interrogazione alla Commissione difesa della Camera dei deputati.
Il Governo però, secondo quanto sostiene la parlamentare marchgiana “si è limitato a costatare quanto prevede il regolamento sull’addestramento, rinviando ulteriori chiarimenti all’esito dell’indagine della magistratura».

LA RISPOSTA DEL GOVERNO- “Le aree geografiche del Paese interessate da missioni di addestramento aereo comprendono una buona parte dello spazio nazionale e sono definite in apposite direttive che regolamentano il traffico aereo generale e quello operativo in particolare, tenendo conto delle aree oggetto di restrizioni o di divieto di sorvolo e di quelle ad alta densità abitativa, mai considerate scenario per le attività addestrative.”

IL COMMENTO DELLA RICCIATTI- “Una risposta evasiva che non ci soddisfa minimamente. Mi sarei aspettata qualcosa in più ad un’interrogazione che chiedeva conto di un incidente aereo che poteva avere epiloghi ben più drammatici, considerata la vicinanza dei centri abitati. Non ho chiesto di conoscere elementi sottoposti ad indagine, ma semplicemente di capire come siano andate veramente le cose. A questo punto attenderò l’esito delle indagini per tornare a chiedere ulteriori chiarimenti”.

Pare dunque scontato che i due tornado non mantenessero la quota minima di volo consentita che per i velivoli ad ala fissa, di giorno si attesta circa 350 metri sopra il livello del terreno, mentre in zone regolarmente pubblicate e caratterizzate da bassissima densità abitativa, la quota può scendere fino a circa 180 metri.


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