Serie B, buona l’ affluenza negli stadi. Ascoli decimo in classifica generale e primo in quella per numero d’abitanti
Boom natalizio di spettatori nel campionato cadetto: dati straordinari si sono riscontrati proprio nelle ultime due giornate d’andata del 23 e 27 dicembre scorsi. Al termine del 21° turno di campionato la media del pubblico è stata di 6905 persone, per un incremento del 4,5% rispetto al dato dello scorso campionato. Sono dati esaltanti che confermano la bontà della scelta di aver rivoluzionato il calendario del torneo cadetto ispirandosi alle tradizioni inglesi dove si gioca regolarmente a Natale e Santo Stefano.
I NUMERI – A guidare la speciale classifica del numero di spettatori dopo il girone d’andata è il Bari. Al San Nicola durante gli incontri interni i biancorossi registrano una media spettatori pari a 20646 unità, con un incremento del 7,2% rispetto al corrispettivo dello scorso campionato. Dietro ai pugliesi si trovano la capolista Cagliari (12352), il Cesena (12161) e la Salernitana (11176). Quinto il Perugia (9162), mentre a seguire ci sono Vicenza (7387), Brescia (7363), Pescara (7188) e Spezia (7150). L’Ascoli si trova in decima posizione con 6378 spettatori di media a partita. Dietro al Picchio ci sono Avellino (6250), Crotone (6024), Livorno (6012), Novara (4693), Trapani (4645), Modena (4540), Ternana (4510), Latina (3059), Pro Vercelli (2992), Como (2906), Virtus Lanciano (2787) e Virtus Entella (1983).
ASCOLI PRIMA TRA LE CITTA’- I bianconeri si trovano in decima posizione (record stagionale in Ascoli-Pescara con 9216 spettatori sugli spalti, di cui oltre un migliaio provenienti dall’Abruzzo. Minor affluenza stagionale in Ascoli-Pro Vercelli con 5082 spettatori) ma se si analizza il rapporto tra il numero il numero di abitanti delle 22 città e quello delle relative medie spettatori, Ascoli primeggia su tutte le altre competitrici.
E LA SERIE A? – I dati del numero di spettatori sotto il periodo delle festività ogni anno vengono ignorati dalla Serie A. La massima serie rimane indifferente a questi afflussi e preferisce continuare con il vecchio format che prevede il “letargo” delle due classiche settimane di vacanze nel periodo natalizio. Il palazzo – evidentemente – preferisce il binomio calcio-tv, piuttosto che il binomio calcio-stadio.
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