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Servizi socio-educativi per l’infanzia e l’adolescenza: al via il riparto fondi agli ambiti territoriali sociali. In crescita la richiesta di servizi di educativa domiciliare
È stato avviato l’iter per l’approvazione dei criteri di riparto del finanziamento destinato agli Ambiti Territoriali Sociali (ATS), per sostenere i servizi socio-educativi per l’infanzia, l’adolescenza e il sostegno alle funzioni educative e genitoriali, rivolti a minori di età compresa tra 3 e 17 anni.
Le risorse a disposizione ammontano a 500.000 euro, derivanti dal Programma Operativo Complementare (POC) 2014/2020.
I servizi finanziati includono: spazi per bambini, bambine e famiglie, destinati al sostegno di iniziative di prevalente interesse ludico, relazionale e socio-culturale, di aggregazione sociale; centri estivi e di aggregazione, quali centri ludici polivalenti, punti di incontro e altri servizi, che svolgono attività per favorire e promuovere la socializzazione, anche intergenerazionale, e la condivisione di interessi e attività culturali; servizi itineranti che offrono, in forma non fissa, spazi di incontro e di interazione, nonché un bagaglio socio-educativo e ludico-culturale e che sono destinati alle realtà territoriali disagiate; servizi di sostegno alle funzioni genitoriali, promossi dai Comuni singoli o associati; servizi domiciliari di sostegno alle funzioni educative familiari, offerti alle famiglie in modo individuale e limitato nel tempo, per particolari momenti di problematicità familiare e all’interno di un progetto socio-educativo a sostegno dei diritti del minore e delle responsabilità genitoriali. Questi servizi possono essere realizzati o da educatori professionisti o da persone o famiglie individuate dall’ente locale proponente, che offrono le necessarie garanzie di capacità educativa.
“La richiesta dei servizi di educativa domiciliare, in particolare – spiega l’assessore regionale alla Sanità e alle Politiche sociali per la famiglia, Paolo Calcinaro – sta crescendo molto. In questo modo, attraverso questo finanziamento diamo ai Comuni la possibilità di implementare un servizio molto sentito e apprezzato, offrendo un supporto importante a quei capitoli di spesa per i quali i Comuni sono spesso in difficoltà e rafforzando il sostegno alle famiglie e ai minori nelle Marche. La Regione Marche ribadisce così l’impegno in questo settore, promuovendo servizi vicini ai bisogni del territorio”.
Redazione

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