Sindaco Acquasanta: "Meglio rinviare l'inizio dell'anno scolastico"
Il sindaco di Acquasanta Terme Sante Stangoni preferirebbe un rinvio “di 10 giorni” dell’inizio dell’anno scolastico nelle zone terremotate: il sisma del 24 agosto ha risparmiato gli impianti termali, a cui la città deve il nome, e la scuola media, “costruita l”anno scorso”, che sono ancora agibili, ma ha reso inutilizzabile il plesso che ospitava scuola primaria e scuola dell’infanzia. “In tutto otto classi da sistemare” spiega, oltre 100 alunni. Il Comune ha già individuato l’area dove installare i moduli, “nella frazione Centrale di Acquasanta”, ma i moduli stessi ancora non sono arrivati. “Questo è un piccolo centro – osserva il sindaco- , qui non ci sono strutture alternative, altri edifici da adibire a scuola”. Stangoni ha espresso i suoi dubbi ieri in un incontro con il prefetto di Ascoli Piceno Rita Stentella e gli altri sindaci della parte ascolana del cratere sismico. “I tempi sono strettissimi – dice – non credo che ce la faremo ad installare i moduli entro il 15 settembre”. E non è molto favorevole ad iniziare le lezioni “in una tenda”.
Va meglio in altri Comuni del cratere: a Montegallo ci sono 11 alunni in due pluriclassi: saranno accolti in un modulo donato dalla Regione Emilia Romagna. A Montemonaco c’è solo la scuola dell’infanzia, che è agibile: al momento ospita gli uffici del Comune, la cui sede è inagibile. “Anzi abbiamo spazio – dice il sindaco Onorato Corbelli -, all’occorrenza potremmo accogliere anche qualche classe dei paesi vicini”.
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