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"Solidarietà umana a Gabrielli. Se fossi stato consigliere avrei firmato la sfiducia"
Parla l’assessore al turismo Pierluigi Tassotti: “L’amicizia con Bruno Gabrielli è immutata, come pure la stima, ma se fossi stato consigliere comunale probabilmente avrei firmato anche io la mozione di sfiducia, perché quando stai in una amministrazione fai le cose insieme agli altri”
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Passeggiando nell’isola pedonale di viale Moretti, conversando da vecchi amici, il giorno dopo la mozione di sfiducia. LEGGI COSA E’ ACCADUTO
Bruno Gabrielli (FI) e Pierluigi Tassotti (FdI) sabato mattina, 18 marzo, si sono ritrovati al centro di San Benedetto del Tronto per dire l’uno all’altro come stanno vivendo la mozione di sfiducia, firmata da maggioranza e minoranza, nei confronti del presidente del Consiglio, appunto Gabrielli.
“Ho detto a Gabrielli che gli sono vicino – racconta l’assessore al turismo – e gli ho espresso solidarietà umana, ma non posso rinnegare la mozione di sfiducia firmata da tutta la maggioranza”.
Venerdì 17 marzo Tassotti ha telefonato a Gabrielli per esprimere solidarietà all’uomo. “Abbiamo fatto un lungo percorso politico insieme – spiega Tassotti -, dal punto di vista umano gli sono vicino, dal punto di vista politico sono stati mesi complicati nei rapporti con la maggioranza. Qualche errore lo ha commesso, sempre in buona fede. A qualcuno ha pestato i piedi, a qualche altro ha dato fastidio.
Lui è uscito sui giornali in dissenso con me sul festival del brodetto, io ci ho riso sopra, poi siamo andati a cena insieme e la cosa è finita lì. Probabilmente non si aspettava un’accelerazione così rapida degli eventi e quando ha percepito il pericolo forse era tardi”.
“L’amicizia con Bruno – ancora Tassotti – è immutata, come pure la stima, ma se fossi stato consigliere probabilmente avrei firmato anche io la mozione di sfiducia perché quando stai in una amministrazione fai le cose insieme agli altri. Nella prima metà degli anni 2000 siamo stati al governo, ma eravamo disuniti: questo ci ha portato alla crisi e alle dimissioni del sindaco. Da quella esperienza negativa dobbiamo prendere esempio per non ricadere in errore”.
Tassotti parla poi di Giacomo Massimiani (FdI), eletto nel 2011 nella lista di Gabrielli, dove è cresciuto politicamente.
“Massiamiani – ancora l’assessore – è molto dispiaciuto di questa vicenda, ma ha dovuto firmare suo malgrado la sfiducia perché è stato un atto condiviso da tutta la maggioranza, da cui non poteva dissociarsi. A volte c’è da ingoiare qualche rospo, ma ci si deve adeguare alla maggioranza della maggioranza altrimenti si scivola nell’anarchia”.
Conclude Tassotti: “Qualcuno ha firmato a malincuore la mozione, qualche altro ben volentieri, ma quando c’è in ballo la stabilità del governo della città, le decisioni devono essere condivise”.
Quoque Brutus fili me.