Tornano i canti di questua del gruppo “La Pemmadora” dell’Istituto Tecnico Agrario

Con l’avvicinarsi della festa in onore del protettore degli animali Sant’Antonio, in programma sabato 17 gennaio, torna l’appuntamento con “Lu Vecchiò”, organizzato dal gruppo “La Pemmadora” dell’Istituto Tecnico Agrario “Celso Ulpiani” di Ascoli Piceno.Anche quest’anno alunni, docenti e personale ata riproporranno canti di questua in onore del Santo. L’intera troupe, composta da circa 30 persone, dal 15 al 18 gennaio si muoverà nel territorio Piceno intonando canti in favore di Sant’Antonio, che oltre ad essere il protettore degli animali è anche il nemico del demonio.

L’edizione 2015, organizzata in collaborazione con l’Associazione Laboratorio 14, il Gruppo vocale diCanto inCanto e l’associazione Gigaro 88, prevede tantissime fermate nella città delle Cento Torri, ma anche lungo la Vallata del Tronto come a Castel di Lama, Offida e Porto d’Ascoli. Immancabili gli appuntamenti a Montedinove nella giornata di domenica  e quelli tra le montagne di Acquasanta e Arquata nel pomeriggio di giovedì 15. La prima tappa sarà nel paese di Offida alle ore 9:30 di giovedì, dove per l’occasione sarà aperto ufficialmente il carnevale 2015 offidano. Si incontreranno anche pazienti di case di riposo, scuole e diverse aziende  agricole locali del territorio. La novità di quest’anno sarà la visita alla facoltà di Architettura nella sede dell’Annunziata, ovvero la prima sede della Scuola Regia Agraria di Ascoli fondata nel 1882.

Il gruppo, guidato dal Professor Camillo Di Lorenzo, se ben accetto dalle strutture verrà accolto con un falò e da lì in poi comincerà ad intonare a gran voce i canti di questa per scacciare il demonio. La speranza è dunque quella di preservare tradizioni contadine come queste, che nel mondo d’oggi vengono troppo spesso lasciate nel dimenticatoio. E’ importante infatti, conoscere tali tradizioni e fare il possibile affinchè vengano tramandate alle generazioni future, per non dimenticare il mondo da cui siamo venuti. Inoltre l’iniziativa ha anche un valore sociale, favorendo la creazione di relazioni con gli abitanti dei paesi, con gli anziani, tra i partecipanti stessi ed in particolar modo per l’integrazione di studenti diversamente abili.


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Campanile pericolante nella chiesa dell'Annunziata