Tradizioni, il “Natalitte” ai tempi del Covid

fòchere

 

Nel Piceno, per tradizione il 9 dicembre è il giorno di “Natalitte“. Nella notte si celebra il passaggio nei cieli della carovana di angeli che trasportava la Santa Casa dalla Palestina fino a Loreto. I credenti della zona accendono fuochi e falò per illuminarne il passaggio e nel pasto serale si mangiano cibi di magro come per la vigilia di Natale. Tutto questo perché secondo il calendario cattolico, il 10 dicembre, è la festa della Madonna di Loreto, che celebra la traslazione della Santa Casa.

Nella notte tra il 9 e il 10 dicembre, nel Piceno è viva la tradizione di accendere grandi falò (i focaracci). I fuochi si accendono alle prime ombre della sera nelle campagne, nei paesi e nelle città. Intorno ad essi a volte si recitano ancora le Litanie Lauretane. In molte parrocchie come ad esempio in quella di Montalto Marche, alle 3:30 le campane della cattedrale risuonano a festa.

Il Natalitte 2020 sarà un evento del tutto particolare. Secondo il DPCM non sarà possibile accendere i falò nelle piazze. Nei piccoli e pochi punti autorizzati dalle deroghe delle singole amministrazioni, dovranno essere rispettate tutte le misure di prevenzione e di sicurezza per prevenire la diffusione del Covid-19. Distanziamenti, mascherine e falò contingentati saranno di scena da questa sera. Rispettare la tradizione si può infatti anche ai tempi del covid. Attese dirette Facebook a beneficio delle comunità locali per riprodurre la presenza dal vivo. A San Benedetto resta invece confermata la cancellazione dei singoli eventi tradizionali per via delle vigenti limitazioni.


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