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Un detenuto al 41 bis in carcere ad Ascoli Piceno potrà avere riviste porno in cella

Il giudice di sorveglianza di Macerata Marta D’Eramo ha accolto un ricorso presentato da una quarantina di detenuti al 41 bis del carcere di Ascoli Piceno, tra cui un esponente di spicco della camorra napoletana, riguardo la possibilità di ricevere riviste porno nella propria cella. I reclusi, difesi dall’avvocato ascolano Mauro Gionni, già difensore del boss di Cosa Nostra, Pippo Calò, hanno vinto la loro battaglia, in quanto il responso del giudice ha stabilito che un detenuto, sebbene sia sottoposto al carcere duro, ha il diritto di preservare la propria integrità psico-fisica. Le riviste, una volta arrivate ai cancelli d’ingresso del carcere, dovranno comunque essere sottoposte al visto di controllo, per scongiurare il pericolo di dare modo ai detenuti di mettersi in contatto con il mondo esterno attraverso messaggi cifrati o di altra natura.
Redazione

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