Un punto che vale oro: Picchio, è tutto nelle tue mani
E’ un punto che vale oro quello conquistato ieri pomeriggio al ‘Piola’ dall’Ascoli contro la Pro Vercelli. Per la classifica e per come arrivato, dopo una prestazione tutt’altro che spumeggiante fornita dagli uomini di mister Mangia.
AL DI SOTTO DELLE ASPETTATIVE – Partiamo proprio dalla prestazione. Neppure un tiro in porta nel primo tempo, qualcosina in più – ma comunque davvero troppo poco – nella ripresa. Se non fosse stato per il generoso rigore concesso dall’arbitro e realizzato da Cacia, oggi parleremo della terza sconfitta consecutiva del Picchio e del ritorno in zona playout. Ma tant’è, per una volta la ruota ha girato e la fortuna ha sorriso ai bianconeri. Senza capitan Giorgi, fulcro del centrocampo, la Pro Vercelli è stata padrona del match per lunghi tratti di gara. Anche i piemontesi– a dirla tutta – non hanno avuto troppe chance, ma di certo i ragazzi di Foscarini hanno fatto vedere qualcosa in più rispetto al Picchio. In difesa urge recuperare mentalmente Canini, Milanovic e Mitrea. Il primo ha commesso un’ingenuità clamorosa in occasione del rigore per la Pro, una trattenuta di maglia che da un calciatore della sua esperienza non si può accettare. Anche Milanovic e Mitrea – dopo aver steccato contro l’Avellino – non hanno fornito una prestazione all’altezza. Troppi disimpegni errati, troppi errori banali: bisogna riacquistare alla calma e serenità. A centrocampo bene Addae (è quello il ruolo in cui può dare il meglio in base alle sue caratteristiche) e benino Bianchi, da rivedere Benedicic (tanta corsa e quantità, certo, ma il secondo giallo è frutto di eccessiva irruenza in una frazione di gioco in cui calma, pazienza e lucidità devono essere padrone). Anche Petagna e Cacia non hanno particolarmente brillato, ma il quinto gol nelle ultime quattro partite dell’ex attaccante del Bologna vale oro colato.
GLI ALTRI RISULTATI – Una prestazione deludente nel complesso, ma un pareggio troppo importante per il prosieguo della stagione. Se da una parte è vero che l’Ascoli resta in svantaggio negli scontri diretti (in caso di arrivo a pari punti, il Picchio sarebbe sotto anche con la Pro Vercelli oltre a Lanciano, Latina, Modena e – forse – Vicenza e Salernitana), dall’altra restare fuori dalla zona playout e tornare a muovere la classifica dopo due ko consecutivi è una manna dal cielo per i bianconeri. Anche – e soprattutto – alla luce dei risultati delle avversarie. Pari per Latina e Salernitana, sconfitto il Livorno. Pesantissimi in particolare i ko casalinghi di Vicenza (quarto stop nelle ultime cinque gare) e Modena (1-2 contro il fanalino di coda Como, con i lombardi a -7 dai playout e che fin quando avranno speranze di salvezza lotteranno con le unghie e con i denti contro tutte le avversarie).
DEL DUCA FONDAMENTALE – L’avevamo detto: per l’Ascoli sarà fondamentale non perdere neppure una delle due sfide salvezza contro Pro Vercelli e Vicenza. La prima è scivolata via, ora sotto con la seconda. Al Del Duca il Picchio non potrà assolutamente fallire. E’ tutto nelle mani dei bianconeri: battere una squadra in caduta libera come quella biancorossa farebbe sprofondare ancor di più gli avversari. Ma soprattutto farebbe tirare una grossa – grossissima – boccata d’ossigeno all’Ascoli. Perché poi arriverà un filotto di gare tutt’altro che abbordabili (in trasferta contro Perugia e Trapani, in casa con Cagliari e Bari), nelle quali fare punti sarà sicuramente possibile, ma maledettamente difficile. Il Picchio dunque non può fallire la sfida contro il Vicenza. Una settimana per recuperare le forze, poi al Del Duca dovrà essere una bolgia bianconera. Per una Pasqua più serena e per guardare con maggior ottimismo al rush finale di stagione.
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