Unione Montana e Regione cercano rimedi contro l’invasione dei cinghiali

ASCOLI PICENO  – C’è stato un incontro tra i Comuni che fanno parte dell’Unione Montana del Tronto e Valfluvione , le associazioni agricole del territorio e l’ ATC per esaminare le problematiche del conflitto tra gli allevatori nei confronti di lupi e cinghiali. Uno dei principali punti in agenda ha riguardato la possibilità di rimborsare al 60% gli automobilisti che subiscono danni alle proprie vetture proprio a causa degli ungulati, il cui numero sta sensibilmente crescendo di giorno in giorno. I grossi animali stanno facendo ingresso anche nel capoluogo piceno: è recente, infatti, il loro avvistamento nella zona della stazione ferroviaria, mentre nei dintorni di Monterocco la loro presenza è costante da tempo.

Presente anche  la Vicepresidente della Regione Marche Anna Casini che parla di « Riunione proficua e concreta. Il lupo è un animale protetto dalla Comunità Europea pertanto di fonte al suo incremento e alla presenza in aree non montane, la Regione ha previsto risorse a fondo perduto per realizzare protezioni per gli allevamenti zootecnici e rimborsi per i danni causati alle coltivazioni e ai capi» sottolinea la Vicepresidente « Siamo consapevoli che i rimborsi non bastano a compensare i  molti danni subiti che spesso scoraggiano anche i giovani imprenditori agricoli dal proseguire le proprie attività» dice Anna Casini, « Come Assessore all’ agricoltura insieme ai colleghi della Commissione Politiche agricole, ho evidenziato al ministro dell’Agricoltura e dell’Ambiente la necessità di rivedere la normativa nazionale perché le Marche vivono un periodo di emergenza a causa della proliferazione di alcune specie come nutrie, caprioli e istrici presenti nei nostri territori». Anche il presidente dell’Unione Montana del Tronto e Valfluvione Giuseppe Amici evidenzia che « Durante l’incontro è stato ravvisato il problema della presenza massiccia di cinghiali e lupi. Con la Regione e le altre parti in causa c’è stata una discussione tecnica. Tempo fa il problema riguardava soltanto gli ungulati, ma adesso anche il numero dei lupi è aumentato: questo è un problema di sicurezza, visto che gli animali arrivano fino ai centri abitati» dice Amici, « Tra le proposte che abbiamo avanzato c’è quella di aumentare il periodo di caccia al cinghiale: questo aspetto è da considerare» evidenzia il presidente dell’Unione Montana, « Il lupo è un animale protetto, ma i danni che arreca sono tanti, sopratutto verso gli allevamenti di pecore. Il settore agricolo sta già passando dei momenti certamente non positivi e questa situazione certamente non aiuta. Con il Ministero troveremo una soluzione anche dal punto di vista scientifico» aggiunge Amici. Tra le altre proposte sul tavolo c’è la possibilità da parte degli agricoltori di abbattere i cinghiali nei propri terreni se l’animale dovesse creare problemi. « Un’altra situazione riguarda i cani randagi, frutto degli abbandoni da parte dei proprietari, che spesso si disfano dell’animale quando non può più essere tenuto in casa» aggiunge Amici, « Anche il mantenimento dei cani nel canile è un costo non indifferente».

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