USB: ” AST Ascoli Piceno sull’orlo del collasso”

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USB Ascoli Piceno, congiuntamente ai delegati RSU USB dell’AST AP, denuncia “una situazione ormai insostenibile all’interno dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli Piceno. Da mesi segnaliamo criticità gravissime che continuano a essere ignorate da una gestione caratterizzata da inerzia istituzionale, con effetti diretti sulla sicurezza, sui diritti dei lavoratori e sulla qualità dell’assistenza ai cittadini.Particolarmente grave è il caso dell’OSCO di Ascoli Piceno: nel PIAO 2025 risultano stanziati oltre 700.000 euro, risorse vincolate e destinate specificamente all’assunzione di 9 infermieri e 6 OSS. Nonostante la piena disponibilità dei fondi, nessuna assunzione è stata effettuata. Una situazione inspiegabile che costringe i reparti a operare in condizioni di costante sofferenza organizzativa, con carichi di lavoro ormai insopportabili per il personale. A ciò si aggiunge la risposta dell’Assessore regionale Calcinaro all’interrogazione sulla carenza di OSS: una risposta che si limita a riportare le dichiarazioni del Direttore dell’AST AP, senza alcuna verifica diretta delle condizioni reali nei reparti. È inaccettabile che, di fronte a criticità così evidenti, chi ha responsabilità politiche non si confronti direttamente con la realtà vissuta quotidianamente da operatori e pazienti. USB attende inoltre da settimane un incontro con l’Assessore per affrontare il tema dei centinaia di idonei concorsuali della Sanità Marche, risorsa fondamentale per colmare carenze strutturali che oggi mettono seriamente a rischio la tenuta del sistema. Nonostante reiterate richieste formali, nessuna convocazione è arrivata. Il perdurare di questo silenzio non potrà che portare a iniziative di mobilitazione” dice Usb.

“Nei reparti la situazione ha ormai superato ogni limite. Chirurgia, Nefrologia e Patologia Neonatale continuano a lavorare con reparti dimezzati, spesso con la presenza di un solo infermiere e un solo OSS per turno, un assetto del tutto incompatibile con il volume e la complessità dell’attività assistenziale. E questi sono solo alcuni esempi di una condizione generalizzata di grave sotto-organico.A peggiorare il quadro vi è un’organizzazione del lavoro che nega sistematicamente diritti contrattuali: ferie e congedi respinti, mobilità forzata del personale tra reparti senza alcuna continuità assistenziale, operatori trattati come meri numeri e non come professionisti con competenze specifiche.Tutto ciò produce un inevitabile aumento del rischio clinico, dello stress lavoro-correlato, degli infortuni e di turni massacranti. Il ricorso allo straordinario, spesso non retribuito, è diventato strutturale. Nel Dipartimento Medico, durante la notte, l’assenza totale di OSS scarica interamente il carico assistenziale sugli infermieri, spesso in due a gestire numerosi pazienti non autosufficienti. Non sorprende che molti degenti siano costretti a ricorrere ad assistenza privata notturna, non per scelta ma per mancanza di personale. Ulteriore motivo di forte preoccupazione sono le notizie relative a un possibile stop del corso di laurea in Infermieristica del polo di Ascoli Piceno, presidio formativo fondamentale per il territorio e per il futuro della sanità pubblica locale.Le risposte della Direzione restano del tutto inadeguate. La proposta di riconversione di alcuni posti amministrativi in 12 infermieri e 8 OSS, peraltro originata da una segnalazione USB di mesi fa, rappresenta un segnale minimo e insufficiente. All’AST AP servono almeno 30 OSS e un numero di infermieri nettamente superiore a quanto annunciato. Nel frattempo, le assunzioni previste dal PIAO 2025, comprese quelle per l’OSCO e la copertura del turn over al 100%, restano lettera morta.È indispensabile avviare immediatamente un confronto sul PIAO 2026, inserendo tutte le figure professionali necessarie, con priorità assoluta a infermieri e OSS, per evitare il collasso dei servizi. Le notizie di sovraffollamento del Pronto Soccorso, della carenza di posti letto e delle difficoltà legate a Case della Salute e Ospedali di Comunità confermano quanto USB denuncia da mesi: l’AST AP continua a essere la Cenerentola della sanità marchigiana.USB CHIEDE che l’AST AP avvii senza ulteriori rinvii atti amministrativi immediati per l’assunzione a tempo indeterminato di 21 infermieri e 14 OSS e apra il confronto sul Piano del Fabbisogno del Personale 2026–2028.L’unica risposta possibile è chiara: assumere subito e assumere davvero, senza annunci vuoti. Se le istituzioni locali e regionali e la Direzione Generale dell’AST AP continueranno a ignorare la gravità della situazione, USB metterà in campo tutte le iniziative di mobilitazione necessarie a tutela dei lavoratori, dei pazienti e della sanità pubblica” conclude.


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