Vaccini, il Garante dei dei diritti : “Valutare detenuti e operatori tra le priorità”

Aprire una riflessione sull’ipotesi di inserire detenuti, agenti della penitenziaria e altri operatori delle carcere tra categorie prioritarie nel percorso di vaccinazione”. Lo propone il garante per i diritti nelle Marche, Andrea Nobili che, illustrando un report 2020 sulla situazione negli istituti penitenziari, ha sottolineato come il sistema carcerario abbia “elementi di rischio” e come occorra “fare in modo che si abbia un’attenzione particolare per detenuti e per tutti gli operatori che ruotano attorno alle carceri”. Finora, comunque, si è emerso un solo caso di positività tra i detenuti nelle Marche.

Circa 40 i detenuti che dal carcere di Modena arrivarono a quello di Ascoli Piceno-Marino, dopo la ‘rivolta’ nella casa circondariale emiliana, a marzo durante il primo lockdown: tra le attività svolte anche un monitoraggio per eventuali situazioni meritevoli interessamento su questo fronte. Altro problema particolare, segnalato da Nobili in relazione alle restrizioni anti-Covid, quello del sostanziale stand-by in cui si trovano ora le richieste dei detenuti per trasferimenti in istituti più vicini alle rispettive famiglie


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