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Via la tassa sulla prima casa, Castelli: "Ok, ma niente sorprese per i Comuni"
L’abolizione della tassa sulla prima casa “è un’ottima idea, purché non celi sorprese per i Comuni“.
Si è espresso così Guido Castelli, delegato Anci alla finanza locale, in merito alle parole del Presidente del Consiglio Matteo Renzi sull’abolizione delle tasse sulla prima casa.
LE PAROLE DI CASTELLI – “L’importante è che ci sia un riallineamento e che sia lo Stato a far fronte alla perdita di gettito“, ha continuato il primo cittadino ascolano. Castelli ha infatti ricordato come il gettito della tassazione sulla prima casa sia di competenza comunale e che quindi si renderebbe necessaria una compensazione per le amministrazioni locali. “Basterebbe che lo Stato ci lasciasse l’Imu sui capannoni industriali“.
DALLE PAROLE…AI FATTI – “Quella sugli immobili di categoria D, appunto i capannoni industriali, è un’indebita coabitazione dello Stato in un’imposta prettamente municipale“, ha infine sottolineato il sindaco di Ascoli Piceno. L’imposta sugli immobili produttivi, con un’aliquota del 7,6 per mille, “va tutta allo Stato”. Il suo valore è di circa 4 miliardi, a grandi linee equivalente al gettito complessivo sulla prima casa e sui terreni agricoli. “Se si volesse imboccare la strada dell’esenzione fiscale della prima casa, sarebbe sicuramente una buona notizia – insiste Castelli – purché non si sia di fronte all’ennesimo annuncio che poi pagano gli altri“.
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