Zes, botta e risposta tra Ricci e Acquaroli

“Ieri l’ennesima testimonianza della filiera della finzione che continua a mentire ai marchigiani che ha certificato, con la ZES, la crisi marchigiana causata da Acquaroli con un’iniziativa di partito, venduta come istituzionale e pagata con i soldi dei marchigiani”, dichiara Matteo Ricci, europarlamentare PD e candidato alla presidenza della regione Marche.
“Per rendersi conto della finzione che cercano di vendere ai marchigiani basta vedere che non si parla di un decreto legge ma un disegno di legge, quindi non entrerà subito in vigore ma andrà discusso, per cui si andrà dopo le regionali. – dichiara Ricci – L’altra finzione sta nel fatto che non c’è stanziato un euro e, se prevedi defiscalizzazioni devi prevedere risorse a copertura, che invece non ci sono. Non si possono continuare a prendere in giro marchigiani solo per fare propaganda. – prosegue – Poi c’è scritto “ad invarianza dei conti dello Stato”, quindi non deve nemmeno incidere nei bilanci dello Stato e questa rappresenta la terza finzione. – conclude – Non riconoscere questa certificazione di crisi è da irresponsabili. Noi faremo uscire i marchigiani da questa mediocrità e finzione della destra. Più che Zona Economica Speciale è il caso di parlare di Zona Elettorale Speciale alla quale noi contrapponiamo una Squadra Reale Speciale”.
“Ricci dice che è una finzione? Esiste uno strumento per far approvare in tempi rapidi e certi il disegno di legge presentato ieri dal Governo per estendere la Zes alle Marche e all’Umbria: farla approvare direttamente dalle Commissioni competenti di Camera e Senato. Basta che Ricci chiami i suoi riferimenti in Parlamento e se tutti sono d’accordo, maggioranza e opposizione, nel giro di pochi giorni la proposta predisposta dal Governo può diventare legge. Come dimostra il Consiglio dei Ministri di ieri, la maggioranza di centro destra ha già dato il proprio ok. Aspettiamo che Ricci senta le minoranze e che diano la propria disponibilità per approvare in tempi definiti e immediati questa proposta che rappresenta una svolta storica per la nostra Regione. Noi siamo pronti.” La replica di Acquaroli


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