Ad Ascoli un convegno sugli appalti pubblici nel post-sisma

Convegno

ASCOLI PICENO – Ad un anno dal terribile terremoto che devastò il centro Italia l’Unaep (Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici) organizza per domani, un convegno dal titolo “Il terremoto fra codice appalti, anticorruzione e ricostruzione. Il punto ad un anno dal sisma del 30 ottobre”.

L’iniziativa, inserita nel contesto degli Stati Generali dell’associazione, si terrà  dalle ore 9 nella cornice dell’Auditorium “Neroni”, con l’obiettivo di offrire un contributo di riflessioni e solidarietà da parte dell’avvocatura civica nazionale rappresentata da Unaep nei confronti delle aree colpite dal sisma.

Il sindaco di Ascoli  Guido Castelli evidenza la “Tempestività del convegno dopo l’intervento di Cantone ieri ad Ancona. Il parterre è straordinario e quello che diremo saranno elementi su cui lavorare per generare contenuti normativi per fare il nostro lavoro. Per noi è un messaggio importante quello della legalità, che deve essere elemento importante per la nostra società” mentre Antonella Trentini, presidente Unaep parla del ruolo degli avvocati pubblici, il cui ruolo è “Difendere i territori e noi vogliamo portare le risposte che non ci sono state. Il nostro vuole essere un aiuto concreto e l’idea di aiutare il territorio è importante. I nostri avvocati difendono un interesse pubblico e vogliamo far conoscere ciò che facciamo perché non si diventa avvocato pubblico per niente.  Nella giornata di domani ci saranno due tavole rotonde precedute da relazioni tecniche di venti minuti ciascuno. Potrebbe esserci  anche l’intervento del ministro dell’Ambiente Galletti”.

Antonino Lo Presti , presidente onorario dell’Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici aggiunge che  “C’è anche uno scopo precisamente politico in questo convegno che dovrebbe chiarire come coniugare trasparenza e legalità. Le procedure di ricostruzione sono troppo farraginose e il ritardo è evidente. Abbiamo a che fare con una corruzione e una malavita che non ha confini e dal convegno ci aspettiamo delle risposte concrete perché dopo un anno ci sono paesi ancora pieni di macerie e speriamo che ci siano spunti chiari e indicazioni per un rilancio della ricostruzione”.

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