Addio ad Antonio Biocca, il fotografo che ha documentato 15 anni della storia di Grottammare

I funerali si svolgeranno domani, venerdì alle ore 15,45, nella chiesa San Basso di Cupra Marittima. Lascia la moglie Maria Luisa, i figli Luigina ed Alessandro e tanti nipoti a cui era particolarmente affezionato

di TIZIANA CAPOCASA

CUPRA MARITTIMA – Non c’e stato evento nella città di Grottammare che lui non abbia fotografato, cappellino rosso e teleobiettivo sempre a portata di mano. Presente a tutte manifestazioni di spicco, Antonio Biocca ha documentato oltre 15 anni di storia della città, senza chiedere mai nulla in cambio, con particolare predilezione per eventi culturali e a scopo benefico.

Fotografo per passione, portalettere fino a qualche anno fa a Cupra Marittima, attivista del partito di Rifondazione Comunista, se n’è andato all’età di 76 anni a causa di un male incurabile, scoperto appena qualche mese fa. Tante le testimonianze di affetto e stima in primis da parte dell’amministrazione comunale.

Toccante il ritratto su Fb dell’assessore Lorenzo Rossi che lo riconosce tra i suoi maestri “anche senza farmi lezioni” e ricorda gli anni della militanza politica “un compagno, un comunista autentico, poche parole spesso di rottura” ed il mito di Pajetta. Il presidente del Consiglio comunale Alessandra Biocca pubblica la foto di quando l’Amministrazione gli consegnò, nel 2015, una piccola targa “per aver sposato due passioni : la fotografia e la nostra città” mentre Sergio Vallorani di Blow Up lo dipinge come “una persona generosa, disinteressata, gentile… uno degli ultimi conquistatori dell’inutile, una specie in via di estinzione”.

Nell’epoca dei selfie e del narcisismo fotografico, sottolinea qualcuno, per Antonio la fotografia era un dono per il prossimo, per la città di Grottammare a cui lascia un immenso archivio di immagini che raccontano la sua storia, i personaggi. Appena alcuni mesi fa ha rilasciato una bellissima intervista su L’Ancora a Carlo Gentili, un artista come lui, che ne tracciava lo spessore umano e la grande passione per la fotografia, gli scatti più particolari, i suggerimenti per i giovani e soprattutto quella foto che non era ancora riuscito a scattare ad un mandorlo in fiore sullo sfondo del mare, erano tre anni che ce l’aveva in mente ma la luce non era mai quella che voleva “speriamo nella prossima fioritura”.

Appassionato anche di musica classica, da oltre 10 anni seguiva il FestivaLiszt con scatti anche rocamboleschi dalle panche della chiesa di Santa Lucia per catturare dalle mani dei pianisti e dalle espressioni del volto i loro virtuosismi, arrivando quasi ad immortalare l’essenza stessa della musica.

I funerali si svolgeranno domani, venerdì alle ore 15,45 nella chiesa di San Basso di Cupra Marittima. Lascia la moglie Maria Luisa, i figli Luigina ed Alessandro e tanti nipoti a cui era particolarmente affezionato.

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